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MotoGP, Puig: "Honda sa che senza una moto vincente potrà perdere Marquez"

"I risultati di questa stagione potrebbero condizionare le sue decisioni per il futuro. Marc sa correre solamente cercando il limite, non rischierà meno ma ora ha più esperienza"

MotoGP: Puig:

Che la Honda stia navigando in cattive acque non è certo un mistero. I test invernali non hanno fatto che ribadire la cosa e nessuno può nascondere l’evidenza. “Abbiamo serie difficoltà, non lo nascondiamo, non abbiamo la moto che vorremmo, ma lavoreremo duramente e dopo qualche mese, non so quanti, avremo una moto vincente” ha sottolineato il team manager della squadra ufficiale, Alberto Puig, in un’intervista rilasciata a Emilio Pérez Rozas del quotidiano spagnolo El Periodico.

Ducati e le altre due case europee, Aprilia e KTM, hanno fatto un lavoro migliore del nostro, sono riusciti a trovare i trucchi, i segreti, le scorciatoie per sfruttare i regolamenti tecnici e ottenere una moto più competitiva della nostra. I costrutttori europei sono stati molto più reattivi, più creativi e più aggressivi nel progettare le loro moto. Quando i loro avversari ci riescono, bisogna togliersi il cappello, congratularsi con loro” ha ammesso il manager spagnolo.

Una prova di onestà intellettuale, ma avere una moto non all’altezza della migliore concorrenza non significa solo soffrire ancora, ma anche rischiare di perdere il gioiello della propria corona. Quel Marc Marquez che ora è tornato in forma e si ritrova una moto non alla sua altezza. Il suo contratto con Honda scadrà a fine 2024, ma poi?

Sono solo voci - la risposta di Puig - Marc è stato un pilota Honda per tutta la vita ed è molto grato alla Honda, ma siamo perfettamente consapevoli che se non gli diamo una moto vincente, potremmo perderlo. I risultati di questa stagione potrebbero condizionare le decisioni di Marc nell'immediato futuro. Credo che Marc conosca molto bene la Honda e sappia che non ci fermeremo finché non gli daranno la moto che vuole e che si merita. Non so quando questo accadrà e se, quando accadrà, saremo in tempo o meno per tenere Marc. Il sogno della Honda è che non se ne vada mai”.

Alberto sa cosa Marquez ha passato negli ultimi anni, le sofferenza che ha dovuto affrontare e il modo in cui lo ha fatto. In molti si chiedono se l’infortunio al braccio lo condizionerà, se ci penserà due volte a prendere i rischi come in passato.

Marc è diventato campione nel 2017 cadendo 27 volte. Pensate che Marc cambierà il suo stile? Marc è caduto anche quando aveva la moto migliore, perché sa solo correre ed essere il migliore cercando il limite - l’opinione di Alberto - È ovvio che il corpo ha una memoria e quando subisci quello che ha subito Marc, te lo porti sempre dietro. Non significa che questo gli impedisca di essere veloce come prima, non significa che sarà più lento, più prudente, meno aggressivo, significa semplicemente, e lo ha spiegato mille volte negli ultimi mesi, che è un Marc diverso da quello di prima dell'infortunio”.

In che modo?

Ha 30 anni e sa molto bene, meglio di chiunque altro, cosa fare in pista, quando rischiare e quando non rischiare. È un Marc più esperto” ha concluso Puig.


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