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MotoGP, Pol Espargarò: "Gli ingegneri Honda non avevano voglia di lavorare"

"Sapevo di avere un dovere vestendo i colori Repsol Honda, ma con Marc infortunato la Honda ha deciso di interrompere lo sviluppo della moto. Li vedevo tranquilli ed ho perso il controllo"

MotoGP: Pol Espargarò: "Gli ingegneri Honda non avevano voglia di lavorare"

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Pol Espargarò si è ormai messo alle spalle le due scagurate stagioni in sella alla Honda del Team HRC, ma pur essendo immerso nella nuova sfida targata GasGas e KTM, lo spagnolo spesso coglie tutte le occasioni possibili per togliersi dei veri macigni dalle scarpe. L'ultima è stata una intervista rilasciata ai colleghi spagnolo "L'Esportiu de Catalunya" ed in questo caso Espargarò non è stato affatto delicato. 

"È stato frustrante e molto difficile - ha detto Pol - essere con Repsol Honda è un privilegio, pochissimi piloti vengono scelti per vestire quei colori. Sentivo che era mio dovere essere io a guidare un progetto come quello con Marc Marquez, ma non è andata così. Ad inizio 2022 pensavo che la stagione sarebbe stata molto buona. Ho avuto la migliore pre-stagione della mia carriera, sia in Thailandia, dove sono stato il più veloce, sia in Malesia, dove le cose non sono mai andate troppo bene per me o per la Honda. Nella prima gara in Qatar sono stato a lungo in testa, in Argentina sono partito dalla prima fila. A questo è seguito un declino che ha portato scarsi risultati, mancanza di fiducia e molte cadute".

Pol ha un'idea molto chiara riguardo le origini dei problemi della Honda. 
"Tecnicamente, questi erano problemi per ingegneri e tecnici perché conoscono i motivi per cui un pezzo nuovo funziona o meno. Non sapevamo come risolvere i problemi o non avevamo gli strumenti necessari per farlo. Con Marc Márquez infortunato, la Honda ha deciso di interrompere lo sviluppo della moto. Inoltre, dobbiamo aggiungere i problemi che abbiamo già avuto nelle aree in cui altri marchi si sono evoluti. Tutto si riduce alla mancanza di voglia di lavorare degli ingegneri che avrebbero dovuto risolvere la situazione in tempo".

Espargarò però non si lamenta per il trattamento riservato da Honda nei suoi confronti. 
"Non sono stato trattato male, ma ero molto frustrato dalla situazione. Vedi che non stai bene, che le aspettative sono alte e non puoi fare niente perché nessuno ti sta aiutando e hai mani e piedi legati. Le cose non migliorano, non ci sono parti nuove per portare la situazione in una direzione diversa e questo ti fa disperare perché non vedi una via d'uscita. Ho visto molta calma e tranquillità in un momento di crisi (da parte della Honda, ndr) e ho perso il controllo e questo mi ha infastidito molto".

Nonostante due stagioni da dimenticare, Pol non si è pentito di quella scelta.
"
Avevo tutte le opzioni sul tavolo e ho preso quella che sembrava essere la decisione migliore e la farei di nuovo. Si impara da tutto, ancora di più dalle cose che vanno male. Tutti gli atleti dovrebbero lottare per i propri sogni, indipendentemente dai soldi o da qualsiasi altra cosa. Trai forza dai momenti brutti. Impari a riconoscere più facilmente i tuoi errori, come ti comporti di fronte alle avversità e ad apprezzare di più i bei momenti. Impari di chi ti puoi fidare e di chi no".

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