Roberto Righi non è solamente il conduttore della serata con Agostini, Lucchinelli e Capirossi, ma è anche il General Manager di Prometeon Tyre Group, l’azienda che sta organizzando questi eventi dedicati allo sport. Dopo la celebrazione del Mondiale di calcio vinto dall’Italia nel 1982 e dell’epoca d’oro della pallavolo azzurra degli anni ’90, anche il motociclismo ha potuto raccontarsi a teatro.
Roberto ci spiega cos’è Prometeon: “nasce come azienda solamente 6 anni fa e come uno spin-off di una divisione di Pirelli, quella che si occupa dei pneumatici dei veicoli per trasporto merci e persone e per uso agricolo. Siamo una realtà che impiega più di 8.000 persone nel mondo, con 4 fabbriche e una presenza commerciale in 150 mercati”.
Questi incontri a teatro, invece, come sono iniziati?
“L’idea nasce dalla volontà di provare a raccontare, attraverso la voce dei grandi protagonisti dello sport, alcuni dei valori che permettono agli uomini di diventare campioni. Sono gli stessi valori che servono nel lavoro di tutti i giorni, in azienda”.
Avete già organizzato 3 eventi, ne avete in programma altri?
“Sicuramente andremo avanti, organizzeremo 3 o 4 appuntamenti in ogni stagione. È un format che sta funzionando e ci permette di raccontare qualcosa di affascinante come se fossimo nel salotto di casa”.
Prometeon è sponsor del campionato SBK e del team ufficiale Yamaha, perché questo legame con il motociclismo?
“Avevamo il desiderio di fare qualcosa che desse visibilità al nostro brand e al tempo stesso l’opportunità di fare fare esperienze ai nostri clienti e ai nostri dipendenti, come essere nel paddock di un Mondiale. Abbiamo scelto il motociclismo e la SBK perché i valori dell’innovazione tecnologica, delle prestazioni, della capacità di lavorare in squadra li sentiamo vicini a noi. La SBK è un campionato molto accessibile e vicino agli appassionati”.
So che hai un passato in Ducati, sei un motociclista?
“Vado meno in moto di prima, ma sono appassionato e non perdo mai l’occasione di entrare in pista. Ho avuto in passato l’opportunità di girare con piloti come Lucchinelli e Bayliss, non mi dispiacerebbe farlo anche con Toprak, perché fa delle cose fuori di testa”.
Hai visto le prime gare della SBK?
“Sarà dura per Toprak contro Ducati e Bautista, sono fortissimi, ma spero che lui ce la possa fare e che il campionato rimarrà aperto fino all’ultimo”.