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Che la MotoGP stesse diventando un vero terreno di caccia per aerodinamici di tutto il mondo, era apparso ormai più che chiaro. Ma che si potesse arrivare a vedere una proliferazioni di ali e alette sulle moto così come avvenuto a Portimao lo immaginavano davvero in pochi. Oggi Yamaha ha davvero superato tutti presentando una soluzione sul codino della M1 di Quartararo che ricorda molto da vicino alcune idee espresse in Formula1, con un'aletta montata a sbalzo che cambia enormemente l'estetica della moto.
Il progresso è progresso e nessuno vuole che si fermi, ma di certo vale la pena ragionare su dove si possa mai arrivare senza porre limiti ad una ricerca che sulle moto è ancora nelle fasi iniziali. Ma tralasciando soluzioni più o meno ardite, il test di Portimao ci ha detto moltissime cose e quella nettamente più chiara è che Pecco Bagnaia in questo momento è l'uomo da battere. Non lo dice solo il numero 1 in bella mostra sul cupolino della sua Ducati, quanto piuttosto la facilità con cui Pecco riesce ad essere velocissimo sul passo gara come nel giro secco.
Quartararo però non è stato di certo a guardare, ed oggi ha avvicinato non poco i riferimenti dei rivali in rosso. Il francese è quello che ha chiuso la giornata con il maggior numero di giri al proprio attivo, a testimonianza della gran voglia di chiudere il gap. Marc Marquez ha invece fatto dei passi in avanti, ma è rimasto invischiato nella seconda metà della classifica. Probabilmente Marc non ha mai cercato il tempo a tutti i costi, ma di certo la Honda non appare nel miglior stato di forma alla vigilia della prima tappa del mondiale.
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