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MotoGP, Bezzecchi e Marini: la scelta delle gomme nelle sprint race sarà un problema

Bezzecchi: "bene il giro secco, ma Pecco fa un altro sport. La morbida nelle sprint race è un disastro". Marini: "sono migliorato e sono in forma, ma è anche merito della Ducati, è la moto da battere"

MotoGP: Bezzecchi e Marini: la scelta delle gomme nelle sprint race sarà un problema

Nei test sul circuito dell'Algarve la Ducati ha dimostrato nuovamente tutta la sua efficacia, con tutti i suoi piloti alti in classifica. Con Bagnaia ancora saldamente in cima, anche i due piloti del team VR46 hanno di che gioire, dopo aver conquistato il quarto e quinto miglior tempo della giornata, a tre decimi dalla Ducati di Pecco. Se però da un lato il futuro sembra più che roseo, l'incognita sul come affrontare le sprint race ha creato non pochi problemi ai due piloti italiani, che dicono di aver sofferto più del dovuto su di una gara dalla mezza distanza in cui gli equilibri della moto e dei loro centauri variano di molto da quelli delle gare a cui erano abituati.

"E' stata una giornata positiva ma difficile - interviene subito Marco Bezzecchi - dopo la sprint race simulation i test si sono accavallati. La sprint race in se è andata peggio di quanto pensassi, con la morbida mi sono trovato subito male, così nel pomeriggio abbiamo perso la direzione. Alla fine siamo tornati al setup originale della moto e sono riuscito a migliorare anche dal punto di vista della guida, ma non sono pienamente soddisfatto".

Cosa non ha funzionato?
"Fino alla sprint andava tutto perfettamente, con la media mi sono trovato benissimo. Poi ho messo una mescola più morbida pensando che mi avrebbe reso il tutto molto più facile ed invece le cose sono peggiorate. La differenza di aderenza era molta e questo ha cambiato tutto. Alla fine col giro secco ho ripreso confidenza, ma nulla a che vedere con Pecco che ormai fa un altro sport".

Quali sono le maggiori difficoltà nella sprint race? Che idea ti sei fatto dopo la simulazione?
"Non credo di avere ancora una risposta precisa, farla da soli è molto diversa dal farla tutti e 22 i piloti assieme. Come tutte le cose nuove ci vorrà del tempo per adattarsi, ma tutti saranno carichi e daranno il massimo".

Anche Luca Marini è d'accordo con le opinioni del proprio compagno di squadra.
"Concordo con ogni sua parola -è poi  intervenuto Luca - con la media al posteriore mi sono trovato meglio, ma la sprint race richiederà una mescola morbida quindi c'è ancora del lavoro da fare. Col cambio di aderenza la moto diventa più difficile da gestire, farlo per un paio di giri è ancora fattibile, mentre per una gara più lunga diventa difficile mantenere la stessa costanza nel passo. Con la media questa difficoltà non si presenta, anzi diminuendo il carico di benzina le sensazioni sulla moto continuano a migliorare. Credo che alla gara di Portimao della Domenica la media si rivelerà l'opzione migliore, ma per quanto riguarda il sabato non c'è alternativa alla morbida".

Questa problematica è un qualcosa che si potrebbe sistemare con un setup diverso? Con lo stile di guida?
"No, penso sia più una questione di elettronica, ma è inutile farlo ora, oramai il tracciato è molto gommato, l'aderenza è altissima e si gira davvero veloce, quindi questo scombina tutti i dati".

Da questi test è emersa una tua notevole crescita, sei sicuramente tra i piloti più in forma in questo momento.
"La realtà è che mi sento davvero bene, la moto funziona benissimo, anche se mi aspettavo meno difficoltà qui a Portimao, mentre in Malesia le sensazioni erano diverse. Il passo è buono, ed anche il time attack è andato piuttosto bene, ma lo stesso si può dire di tutte le altre Ducati, va detto. Non solo è la moto da battere in questo momento, ma è anche molto divertente da guidare"- ha poi concluso il pilota italiano.

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