Marc Marquez ha inaugurato la due giorni di test a Portimao con il 19° crono a un secondo e quattro decimi dalla Ducati di Bagnaia. Occhio però a non dare giudizi affrettati, perché l’obiettivo dello spagnolo non era quello di andare a caccia del tempo sul giro secco.
Come lui stesso ha affermato, c’erano altre priorità su cui focalizzarsi.
“È stata una giornata molto impegnativa con tante cose da provare e ho cercato di concentrare tutto quest’oggi – ha esordito – non ho nemmeno fatto la pausa pranzo, dato che c’erano alcune cose di concetto, come accaduto il secondo giorno di Sepang, da valutare in modo da spiegare tutto al meglio agli ingegneri. Questa prima giornata è finita e non siamo messi così male come sembra , anche se domani capiremo di più la realtà della nostra situazione, ovvero se siamo messi meglio o peggio”.
Marc spiega quindi cosa farà domenica.
“Domani lavoreremo sui dettagli con quello che abbiamo, dato che abbiamo deciso, telaio, motore e aerodinamica. A livello di ritmo siamo a mezzo secondo-sette decimi dal più veloce. Siamo molto lontani, anche se dobbiamo ancora capire quello che è il nostro potenziale quando usiamo la gomma morbida. Di sicuro non saremmo stati molto vicini. Forse saremmo arrivati dodicesimi o tredicesimi. E' sotto quell'aspetto che dobbiamo continuare a lavorare per cercare di avvicinarci ed essere più vicini a tutto il gruppone della Ducati. Ovviamente non possiamo poi dimenticarci dell'Aprilia".
In seguito spiega la derapata accaduta durante la simulazione di partenza.
“Quest’anno ci sono alcune modifiche sulla mia moto, come ad esempio alla frizione e devo ancora abituarmi. Il problema è che ho ancora il vizio dello scorso anno. Quando ho fatto quella partenza ho perso grip al posteriore per via dei tanti giri che aveva la gomma. È andata così (sorride). Il tempo? Non ho cercato il giro secco, ma come detto ho svolto comparative”.
Di sicuro Marc è stato chiamato a fare gli extra in Portogallo.
“Abbiamo provato varie cose e siamo ripartiti con la moto di Sepang e domani ci concentreremo nuovamente su questa. Ci sono alcuni dettagli da limare e ci muoveremo in questa direzione insieme a tutti i nostri ingegneri e meccanici. Gli ingegneri hanno lavorato molto durante l’inverno e dobbiamo continuare per trovare la migliore messa a punto. Inoltre domenica inizieremo la preparazione del primo GP”.
In tutto ciò ci sono stati grandi cambiamenti in HRC.
“È cambiato il direttore tecnico e di conseguenza ci sono alcune dinamiche su cui fare delle valutazioni. In due mesi non si cambia tutto. Abbiamo lavorato molto a livello di aerodinamica, concentrandoci sulle cose grandi, perché a volte il computer dice una cosa che però non corrisponde a quella che è la realtà in pista”.
Infine il telaio.
“Il telaio l’ho scelto, ma domani proseguiremo il lavoro di sviluppo. Non posso entrare nei dettagli, ma in termini di rigidità c’è una leggera differenza con quello di Sepang. La differenza non è grandissima, anche perché in termini di guida sia io che Mir non abbiamo avuto riscontri che siano grandissimi”.