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MotoGP, Marini: “Bagnaia guida secondo il suo stile, io ho il mio sulla Ducati”

“La Ducati è facile e completa. Avverto la pressione, ma per i sacrifici che fai non puoi accontentarti di un decimo posto. Io voglio stare nei cinque fino a quando non mi ritiro”

MotoGP: Marini: “Bagnaia guida secondo il suo stile, io ho il mio sulla Ducati”

C’è la Ducati di Luca Marini in seconda posizione al termine dei test del sabato a Portimao. Se Bagnaia detta il passo, il pilota di Tavullia si inserisce subito in seconda posizione, tenendo alti i colori del team Mooney VR6.

Un inizio certamente incoraggiante per Marini, tra i protagonisti di questo sabato.

“È stata una giornata positiva – ha detto – non mi aspettavo di trovarmi così bene alla fine del sabato, dato che all’inizio ho faticato, visto che le sensazioni erano completamente diverse rispetto a Sepang. Portimao è un tracciato ben diverso rispetto alla Malesia, molto più scorrevole e con meno staccate forti. Abbiamo però lavorato, concentrandoci sull’elettronica e negli ultimi giri ho riscontrato ottime sensazioni su giro secco e passo”.

Il lavoro ovviamente non è finito.  
“Domani lavoreremo sulle scelta della gomma per la sprint race anche se l’idea è quella di focalizzarci sulla soft. Cercheremo quindi di fare tutte le comparative del caso, cercando di capire anche come muoverci in ottica gara, dato che per la gara la situazione potrebbe cambiare. Con la soft c’è il rischio che si consuma troppo sulla parte sinistra”.

In seguito è tempo di primi bilanci.
“Ad oggi l’unica MotoGP che ho provato è stata la Ducati e non ho l’esperienza per dire quanto sia cambiata in questi anni la moto. Quello che posso dire è che la Ducati ora è completa è anche facile. Puoi essere aggressivo in staccata ed efficace in percorrenza, magari non come la Yamaha o la Suzuki, ma ci avviciniamo. Il grip non è pazzesco, ma abbastanza per essere forti.

A dettare il passo è Bagnaia.
“Non voglio guardare troppo alle specifiche di Pecco. Lui ha la sua moto con il suo assetto, mentre il mio è fatto su misura per quelle che sono le mie qualità”.

In seguito si parla poi di obbietivi.
“La pressione c’è ed è positiva. Di sicuro, per i sacrifici che facciamo quotidianamente, non puoi accontentarti di un decimo posto. La motivazione ti accompagna e ti spinge a dare sempre quel qualcosa di più. Il mio obiettivo è quindi quello di lottare per la top five da oggi fino a quando mi ritiro, di conseguenza amo questa pressione”.

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