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MotoGP, Portimao: non chiamateli test, saranno le prove generali del primo GP

Più che a pensare alle novità, i piloti si concentreranno per preparare la prima gara della stagione. Honda, però, deve ancora sistemare la sua moto, mentre Aprilia e Ducati hanno qualche sorpresa aerodinamica nel cassetto

MotoGP: Portimao: non chiamateli test, saranno le prove generali del primo GP

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Nel circuito di Portimao l’attività è frenetica. Nulla a che vedere con quello che succederà domani e domenica negli ultimi due giorni di test della MotoGP, ma queste ore servono per preparare tutto al meglio per l’inizio dell’anno. Alla curva 5, Aprilia sfrutta lo scenario del circuito portoghese per le foto di rito, nel paddock, invece, è un via vai di piloti e moto. Anche qui i fotografi sono in azione, per immortalare le nuove livree. Nei box, invece, sono i tecnici a lavorare per domani.

Cosa dobbiamo aspettarci da questi test? La sensazione è che i giochi sulle nuove moto siano già stati fatti, a Sepang. Il circuito Malese, con le sue frenate impegnative, i lunghi rettilinei e le curve di diverso raggio è l’ideale per chiarirsi le idee, Portimao, con i suoi saliscendi, è troppo particolare. Così i due giorni che ci aspettano (si inizia alle 10.30 e si finisce alle 18.30, ora italiana) saranno una sorta di prova generale per il primo Gran Premio.

Non è solo un’impressione, ma è quello che confermano i piloti che vengono in sala stampa per introdurre quel che accadrà. In sintesi, pochi pezzi nuovi e testa già alla gara, con la simulazione della sprint race per tutti, mentre qualcuno pensa anche a mettersi alla prova sulla distanza piena. 

Naturalmente, c’è chi di novità non ne ha mai avute, come la coppia VR46 con le Ducati 2022. Non che sia nel loro caso un male, perché sanno di avere fra le mani una moto già quasi perfetta. Il lavoro comunque non manca e Luca Marini ne racconta uno insolito: “bisogna fare il rodaggio di tutte le parti nuove, nel senso di mai state usate: freni, serbatoi, bisogna essere sicuri che nulla abbia problemi e poi li si mette via come ricambi. Per il team ufficiale c’è Pirro a fare questo lavoro, noi lo facciamo personalmente”. Un paio d’ore andranno via, “tanto bisogna usare le gomme con le mescole che qui non funzionano”.

Pol Espargarò, invece, di prove ne ha fatte tante in Malesia e altre ancora Pedrosa, in Portogallo cercherà soprattutto conferme, prima di pensare (naturalmente anche lui) alla gara. Diversa la situazione del suo compagno di box Augusto Fernandez, l’unico debuttante dell’anno in MotoGP. In Malesia aveva guidato la moto dello scorso anno, qui farà lo stesso ma con qualche aggiornamento e solo nel primo fine settimana di gara avrà la 2023.

Nel team RNF Aprilia è questione per entrambi i piloti di adattarsi alla nuova moto. Oliveira e Fernandez (Raul, in questo caso) hanno avranno solo 6 giorni per dimenticarsi la KTM prima di partire con il campionato. Per Miguel viene in aiuto il fattore campo: “non posso dire di conoscere questa pista più degli altri piloti, ma qui ci ho vinto ed è importante provare un’altra moto”.

Non esiste però regola senza la sua eccezione e in questo caso è rappresentata dalla Honda. In quel caso, i 3 giorni di Sepang non sono bastati a chiarirsi le idee e ci saranno novità. Rins ha svelato che proverà materiale che avevano i due piloti ufficiali in Malesia e, a cascata, probabilmente Marquez e Mir avranno pezzi nuovi.

Qualcosa è lecito aspettarsi anche da Ducati e Aprilia, soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica. Le due Case italiane hanno preferito giocare a carte coperte a Sepang, per non lasciare agli avversari il tempo di ‘ispirarsi’ alle loro soluzioni e quasi sicuramente vedremo carene diverse. Senza dimenticare che a Noale hanno provato a lungo al banco un’evoluzione del loro V4.

Dettagli che possono fare la differenza, per un gustoso antipasto del primo Gran Premio.

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