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MotoGP, Alex Marquez: “L’infortunio di Marc mi ha tolto stabilità, Gresini è aria fresca”

“Darò tutto sin dalla prima gara, senza pensare troppo al futuro. Sono stati tre brutti anni dall'infortunio di Marc ed è stato difficile conciliare l'essere fratello e pilota. Ora lui avrà i suoi problemi e io i miei”

MotoGP: Alex Marquez: “L’infortunio di Marc mi ha tolto stabilità, Gresini è aria fresca”

La firma con il team Gresini è stata una boccata d’ossigeno per Alex Marquez. Dopo tre difficili stagioni in sella alla Honda, complicate dall’infortunio occorso al fratello Marc nella seconda gara del 2020, il minore dei fratelli di Cervera non vede l’ora di voltare pagina e ricominciare dalla Ducati.

“Sto vivendo il cambiamento come un bambino con le scarpe nuove. A un certo punto il mio rapporto con la Honda si è arenato e sono stato costretto a cercare nuove motivazioni. Per fortuna, ho trovato un accordo con il team Gresini e ora mi sto godendo sfide entusiasmanti e, soprattutto, aria fresca, ha ammesso Alex in un’intervista concessa a Red Bull.

“Al momento mi sento molto a mio agio con la squadra e la cosa più importante è che la moto è competitiva - ha continuato il 26enne -  In MotoGP non c’è l'adattamento. Ho un contratto di un anno e dovrò dare tutto fin dalla prima gara in Portogallo. Voglio concentrarmi sul lavoro gara per gara, senza pensare troppo al futuro”.

A poco più di due settimane dall’inizio del Mondiale, il morale del catalano non potrebbe essere più alto, visto che le sensazioni sono state buone sin dalle prime uscite con la Desmosedici.

“A Valencia ho avuto un buon feeling con la Ducati e in Malesia sono riuscito a trarre le prime impressioni e a scoprire i punti di forza e di debolezza della moto. Ha molto potenziale e non ho ancora raggiunto il limite delle sue possibilità, quindi non è ancora il momento di fare cambiamenti drastici per migliorarla ulteriormente. Stiamo lavorando sull'assetto in frenata - ha raccontato il due volte iridato - La cosa più importante è che oggi siamo veloci e, sebbene nelle prime gare ci saranno cose da sistemare, sono convinto che saremo competitivi fin dal primo giorno”.

Per la prima volta dal suo ingresso in MotoGP, Alex e Marc guideranno per due marchi e due team completamente diversi. Una situazione che non sembra dispiacere al minore dei due fratelli, che ha patito a sua volta l’infortunio dell’otto volte iridato.

“Ho delle buone sensazioni. L'unica cosa è che lui ora avrà i suoi problemi e io i miei. Non saranno più problemi condivisi - ha chiosato Alex - La verità è che sono stati tre brutti anni da quando Marc si è fratturato l'omero. Il 2020 è stato un po' più difficile per me, perché essendo il suo compagno di squadra l'ho vissuto ancora più da vicino, ma dopo tanto tempo ti abitui all'incertezza e la preoccupazione, alla fine, era diventata parte della nostra quotidianità. Il 2022 è stato l'anno più complicato per Marc, perché è entrata in gioco la diplopia. Sono sempre stato con lui sostenendolo, nonostante fosse difficile conciliare l'essere fratello e pilota. A volte la sua situazione mi ha dato instabilità”.


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