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MotoGP, Bezzecchi: “Avere la GP22 è uno stimolo in più per battere gli ufficiali”

“È ancora un po’ presto per essere all’altezza dei migliori, ma sta a me arrivarci il prima possibile. Quest’anno voglio ottenere la mia prima vittoria e con la gara sprint avrò più chance per riuscirci”

MotoGP: Bezzecchi: “Avere la GP22 è uno stimolo in più per battere gli ufficiali”

Il team Mooney VR46 guarda al 2023 con un solo obiettivo: conquistare la sua prima vittoria. Lo stesso target che si pone Marco Bezzecchi, che nella sua seconda stagione in MotoGP vuole aggiungere l’ultimo tassello che manca alla straordinaria progressione con cui scorso anno si è laureato Rookie of the Year, dopo aver conquistato una pole e un podio. Risultati questi che riempiono di aspettative il 2023 del romagnolo, pronto come non mai ad accettare la sfida. 

“Dopo un bell’anno è normale che la gente si aspetti che tu faccia ancora di più - ha ammesso il Bez - Il mio obiettivo è ovviamente quello di continuare a crescere. Sarebbe fantastico ripartire da dove ci eravamo fermati, perché abbiamo raggiunto un bel livello e poi cercare di fare sempre meglio. Mi manca ancora un po’ di esperienza rispetto agli altri piloti in griglia, ma in ogni caso credo che la mia squadra sarà in grado di aiutarmi a essere veloce”.

L’anno scorso hai conquistato una pole e un podio, manca la vittoria. Ti senti pronto?
“Certo, è l’unico obiettivo che mi sono posto quest’anno. Non voglio fasciarmi la testa, però mi piacerebbe conquistare la mia prima vittoria. Ho tante gare per riuscirci e cercherò di lavorare duramente con i miei ragazzi per farcela. Poi da lì staremo a vedere”.

Come vedi la Sprint Race? Sei preoccupato?
“Non sono preoccupato, perché se ti preoccupi parti già svantaggiato. Sarà strano però, perché non siamo abituati ad avere la gara al sabato. All’inizio non è piaciuta a molti, a me compreso, ma continuando a pensarci sono curioso di vedere come sarà. Sembra divertente. Ho fatto qualche prova in Malesia, non ho fatto la simulazione completa perché mi sono concentrato su altro, ma secondo me sarà interessante e sarà anche una possibilità in più per vincere una gara”.

La simulazione la farai adesso a Portimao?
“Sì. Abbiamo ancora un po’ di cose da provare, perché non sono riuscito a guidare molto la moto in Malesia. Il secondo giorno purtroppo ho avuto un problema per il quale sono scivolato con la mia moto preferita. Volevo tornare in pista con quella, perché l’altra era un po’ diversa e stavamo provando altre cose, però poi ha iniziato a piovere, quindi il secondo giorno non ho provato moltissimo e ci sono ancora un po’ di cose che devo capire, tra cui la Sprint Race”.

Cosa significa avere già un anno alle spalle?
“Durante un intero anno ti succedono talmente tante cose che ricordandotene la maggior parte hai già un bel bagaglio di esperienza da portarti dietro, perché se ti succede una cosa che ti è già successa sai già come comportarti e questo fa la differenza. Poi la conoscenza degli avversari è una cosa importante, perché qui in MotoGP si guarda anche il pelo e bisogna conoscere tutti al meglio e conoscere di più anche la moto. Anche se è cambiata, è importante saperla guidare in un certo modo, o sapere in quali punti fare la differenza rispetto agli altri. Tutti questi aspetti li impari con qualche anno in più, però in un anno si raccolgono già tante cose”.

Ti senti all’altezza dei migliori, o ti manca ancora qualcosa?
“Secondo me è un po’ presto per essere già all’altezza dei migliori. Io penso di poterci arrivare, ma vedo che adesso c’è ancora qualcosina che gli altri fanno meglio. Penso sia normale. Devo essere bravo io a imparare il più in fretta possibile, per arrivare a rompergli le balle”.

Bagnaia è il pilota da battere perché è il Campione del Mondo, o c’è qualcun altro da battere?
“I piloti da battere sono tutti, però adesso come adesso Pecco è il più forte perché è Campione del Mondo. Nel nostro sport parlano i risultati, come in tutti gli altri, e fino a che nessuno lo batte sarà sempre lui il più forte. Per quanto mi riguarda, non sono ancora arrivato al momento in cui ho una rivalità con qualcuno in particolare. Tipo Pecco con Fabio l’anno scorso. Per me è una cosa più in generale”.

Quale moto creerà più problemi alla Ducati?
“Basandosi sui test penso l’Aprilia, però quando inizia la stagione cambia tutto, perché qualcuno magari si è nascosto, non ha provato tutto quello che doveva trovare, o magari trova quella modifichina che fa la differenza. Adesso come adesso direi l’Aprilia, ma aspetterei un attimino per vedere. Spero che sia comunque la Ducati la più forte”.

In questa stagione avrai la moto con cui Pecco ha vinto l’anno scorso. Parti con la mentalità di sfruttarla subito, prima che si avvicinino gli ufficiali, come ha fatto Bastianini l’anno scorso?
“Penso sia un po’ ingiusto fare un paragone con l’anno scorso, perché la moto ufficiale era più indietro di adesso. Anch’io, come Enea, con la GP 21 mi sono trovato molto bene all’inizio. Cosa che ho fatto anche quest’anno con la 22, ma penso che la 23 sia a un livello già tosto. Bisognerà sfruttare tutte le prime gare e cercare di essere veloci, però non vedo questo paragone con il 2022”.

Come vivi il fatto che in griglia ci sono quattro Ducati più forti della tua?
“La vivo serenamente, perché se stai a guardare queste cose non sei a posto a livello mentale. Io sono contento perché mi trovo bene con la moto. Quella che ho mi piace molto e non avendo provato quella nuova non so se vada meglio o peggio. Magari mi troverei peggio. Poi è una motivazione in più per batterli”.

Tu e Luca partite alla pari quest’anno. Cambia qualcosa a livello di rapporti interni?
“No, perché una delle grandi fortune della nostra squadra è che non c’è mai stato un primo o un secondo pilota. Sono solo contento perché adesso il paragone sarà ancora più realistico, anche se già l’anno corso lo era abbastanza perché le moto non erano troppo diverse”.

Hai visto la prima gara della F1? Che ne pensi?
“Peccato per la Ferrari, non sono ancora abbastanza forti. Alonso ha fatto una bella gara. Sono un gran cinema, ma rende molto.  Non dico che sarebbe bello avere tutto il seguito della F1, perché anche con la serie di Netflix, l’automobilismo passa un po’ in secondo piano. Sarebbe bello che la MotoGP facesse una cosa simile, ma più incentrata sulle corse. Credo che noi abbiamo un tipo di pubblico diverso ed è difficile fare un paragone. La MotoGP è più accessibile della F1 ed è più bello”.

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