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SBK, Bautista: “Oggi Rea non ha colpe, più felice per le sensazioni che la vittoria"

“Entrambi volevamo mantenere la stessa traiettoria, ma qua se sbagli di mezzo metro sei a terra. Non credo sarei caduto se la battaglia con Rea fosse avvenuta su un’altra pista. Il campionato è ancora lungo e l’importante non sono i punti, ma l’essere competitivi su un tracciato dove facevamo fatica"

SBK: Bautista: “Oggi Rea non ha colpe, più felice per le sensazioni che la vittoria

Non è stata una domenica delle più semplici per Alvaro Bautista, che chiude il weekend a Mandalika con un ritiro nella Superpole Race e una vittoria in Gara 2. Due le cadute di cui è stato protagonista lo spagnolo nel corso della giornata, fortunatamente senza rimediare conseguenze.

“Sto bene, ma stamattina non siamo partiti benissimo. La pista aveva qualche chiazza di bagnato e, sfortunatamente, entrando in Curva 15 sono passato all’interno, dove c’era bagnato, e ho perso l’anteriore. Poi in Superpole Race stavo battagliando con Jonathan e ho perso la traiettoria in Curva 12, perché in quella curva non è semplice mantenerla quando ti passano. Sono uscito dalla pista, sullo sporco, e non ho potuto fare nulla: sono caduto appena ho toccato il gas. Johnny oggi non ha colpe. È stata una sfortuna, perché penso che non sarei caduto su un’altra pista. Qui, con queste condizioni, però, abbiamo visto che è facile cadere se andiamo fuori dalla giusta linea e sono stato fortunato a non infortunarmi - ha spiegato Alvaro - Nei giri che ho fatto ero con Toprak e mi sentivo bene, come ieri. Non so se avrei potuto vincere o meno. La verità è che lui ha vinto e io sono caduto, ma sto bene. E questo è ciò che conta”.

Vittoria sfuggita nella gara sprint, ma prontamente riacciuffata nella gara lunga, nonostante diverse difficoltà.

“Non è stato semplice partire dalla decima posizione in Gara 2. In condizioni normali ci sarebbero diversi punti in cui superare, ma con una sola linea a disposizione è quasi impossibile. Ho cercato di restare concentrato ma all’inizio ho fatto un po’ più fatica di ieri, perché non riuscivo a fare le mie linee e credo di aver usato di più le gomme. Il feeling non era lo stesso di ieri, ma la bandiera rossa ha reso tutto un po’ più semplice. Sono ripartito 4° con la hard al posteriore perché non avevamo altre soft. Ho cercato di adattarmi e restare calmo e quando ho visto Rinaldi scappare via ho pensato che aveva un buon passo e che sarebbe stato difficile, ma è stato positivo per me avere un riferimento - ha raccontato - Stavo cercando di andarlo a prendere quando ho fatto un errore in Curva 1. Non volevo fare come stamattina e ho perso quasi un secondo con quella manovra. Non credevo sarei riuscito ad arrivare a Rinaldi, ma negli ultimi giri ho visto che ha avuto un crollo e ho cercato di mantenere il mio passo. Ero molto più veloce quando l’ho raggiunto, ma non volevo prendere rischi con un sorpasso, quindi ho aspettato un paio di giri per essere sicuro di superarlo in maniera sicura per entrambi. L’ho fatto e abbiamo vinto. Sono molto contento perché oggi ci siamo ripresi da una partenza difficile. Abbiamo visto che siamo forti quest’anno, mi sento bene con la moto e sono più felice per questa vittoria che per le altre”.

Niente come i due successi conquistati in Indonesia sottolinea il passo avanti compiuto dalla Ducati, che sembra essere diventata pressoché imbattibile su qualunque pista.

“Credo che la cosa importante in questo momento non siano i punti in campionato, perché è molto lungo e tutto può succedere - ha chiosato Bautista - Per me era importante essere competitivi su questa pista, perché l’anno scorso abbiamo faticato qui. In questa stagione mi sono trovato bene con la moto e siamo forti, anche da un punto di vista fisico e mentale. Ho molta fiducia e nei momenti difficili come oggi possiamo fare un reset e riprendere più forti di prima. Per me è questa la cosa importante. È troppo presto per stare a guardare i punti e pensare al campionato. Io voglio solo tornare in moto il prima possibile, perché il feeling è spettacolare e mi sto divertendo tanto. Questo è ciò che conta in vista delle prossime gare”.

Dopo Australia e Indonesia, ad aprile il Mondiale Superbike tornerà nel vecchio continente per il primo dei Round europei, sulla pista di Assen. Un appuntamento in cui lo spagnolo si aspetta delle gare più tirate rispetto a quelle viste sin qui.

“Sono felice, più per il feeling che per le vittorie, perché sento che tutto mi viene in maniera naturale e molto facilmente. Mi sento forte e ho molta fiducia. Quando arriveremo in Europa sarà diverso, perché queste sono due gare molto speciali - ha sottolineato il pilota del team Aruba - Quando arriveranno delle piste più normali ci sarà più lotta per la vittoria. Non sarà così semplice: ci saranno molti piloti competitivi perché conoscono già le piste. Non vedo l’ora di iniziare questi Round con queste sensazioni”.


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