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SBK, Bassani: "La manovra di Rinaldi pericolosa per me e Bautista"

Axel Bassani protagonista incolpevole di un contatto con Rinaldi in partenza: "Ho sentito che mi ha preso da dietro, ma nessun problema sono gare”. Sul quarto posto di Gara 1: "Purtroppo ci metto tre giri di troppo a cambiare passo come gli altri"

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Come accaduto lo scorso fine settimana in Australia, Axel Bassani si è fermato ai piedi del podio anche in Gara 1 al Pertamina Mandalika International Street Circuit. Vederlo là davanti, ormai, non fa più notizia. Pur dovendo scattare dalla terza fila dello schieramento, il giovane motociclista veneto è stato a lungo aggressivo nei confronti dei battistrada, alzando bandiera bianca soltanto quando le sue gomme Pirelli hanno cominciato a mollare per il secondo quarto posto consecutivo della stagione.

"Quando Razgatlioglu e Locatelli hanno velocizzato il ritmo, purtroppo ho impiegato tre giri di troppo a fare altrettanto - ha commentato Bassani - così facendo ho perso due secondi preziosi. Dobbiamo capire perché ho avuto questa difficoltà. Sono arrivato a soli due secondi dal podio, nella prossima gara lo voglio più di ogni altra cosa. Penso di meritarmelo".

Una prestazione solida che, tuttavia, rischiava di esssere compromessa (irrimediabilmente) dall'erroraccio del compagno di marca Michael Ruben Rinaldi (QUI i dettagli), reo di aver sbagliato la prima frenata e colpito la ruota posteriore dell'incolpevole Bassani: "Ho avvertito il contatto da dietro, non ci sono problemi. Anche se quella manovra è stata davvero pericolosa sia per me che per Bautista. Non è la miglior cosa da fare alla prima curva. Queste però sono le gare e tutto può succedere".

Pericolo scampato per fortuna, ma che spavento! Il portacolori Motocorsa Racing ha poi proseguito la corsa, concludendo a quasi dieci secondi dal vincitore. Salta subito all'occhio l'utilizzo della specifica Pirelli più dura in controtendenza alle Ducati ufficiali: "Devo imparare a sfruttare la gomma morbida sulla distanza, non a caso oggi Bautista ha tenuto un gran passo. Ne ho bisogno soprattutto all’anteriore perché la moto riesce a curvare meglio - ha spiegato - in vista di domani è una possibilità che teniamo in seria considerazione".

Per gestire la SCX servono, evidentemente, degli accorgimenti tecnici ed elettronici di cui i team privati non dispongono. Fattore che, peraltro, può essere influenzato dal peso del pilota: "Bautista è più leggero di me di 15-17 kg - ha proseguito - questo gli permette di usare al meglio la SCX. Bisogna saperla sfruttare al meglio per poter stare con lui in gara. Oggi ho sempre gestito in quanto non mi trovavo con la gomma dura, dovendo frenare piano e senza dare troppo gas in uscita di curva".

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