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MotoGP, Rivola: "Se non ridurremo le prestazioni le piste saranno troppo piccole"

L'ad di Aprilia Racing sui cambi al regolamento tecnico: "stiamo parlando di vietare tutti i dispositivi che abbassano la moto, limitare l'aerodinamica e diminuire l'elettronica"

MotoGP: Rivola:

La MotoGP sta pensando al suo futuro, anche dal punto di vista tecnico. Gli attuali prototipi hanno raggiunto prestazioni incredibili e si sta pensando a come ridurle in futuro. Da questa stagione è stato vietato l’abbassatore anteriore il Director of Techology Corrado Cecchinelli ha rivelato nei mesi scorsi che si sta pensando a fare lo stesso anche con il posteriore, ma non è l’unico fronte su cui si sta lavorando per rendere le MotoGP più ‘lente’.

Quando? Le Case hanno appena firmato un accordo quinquennale con Dorna, quindi fino al 2026 in teoria si possono cambiare le regole solo se tutti i costruttori sono d’accordo. Questo significa che per una vera e propria rivoluzione si dovrà aspettare fino al 2027. Forse, però, bisognerà trovare il modo di anticipare i cambiamenti. 

Se lo sviluppo della MotoGP continuerà al ritmo attuale nei prossimi 4 anni, i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto” ha avvertito Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing, intervista da Speedweek.

Il manager ha confermato che le Case hanno già iniziato a parlare con Dorna per capire come intervenire.

Al momento, l’idea è di vietare tutti i dispositivi che abbassano la moto, compreso quello che si usa in partenza - è entrato nel dettaglio Rivola - Siamo anche d’accordo sul limitare lo sviluppo aerodinamico: la cosa importante sarà dare più libertà al pilota e ridurre gli aiuti elettronici”.

Anche il motore potrà essere oggetto di cambiamenti.

Forse l’alesaggio massimo non rimarrà di 81 millimetri, diminuirà. In generale, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto” ha concluso.

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