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UE e blocco ai motori endotermici: Italia e Germania unite per il "no"

Le due Nazioni votano contro il bando dei motori a combustione nel 2035. Lo scrive il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in un comunicato. Una evoluzione continua

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Una saga infinita quella del blocco dei motori endotermici da parte dell'UE entro il 2035. Si fa, non si fa, a favore, non a favore... Ora c'è un aggiornamento, visto che a Bruxelles, alla riunione degli ambasciatori dei Paesi dell'UE, l'Italia si unirà con la Germania, per votare contro il bando dei motori a combustione nel 2035. Una posizione, quella del nostro Paese, che va esattamente contro alla proposta di Regolamento Europeo. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, in un comunicato, è stato più che chiaro. Ma andiamo avanti.

Germania: "vogliamo il regolamento sugli e-fuels"

Come accennato in apertura, anche la Germania si è impuntata. Il Ministro dei Trasporti Volker Wisssing ha paventato l'ipotesi di veto, se la Commissione EU non metterà in cantiere un regolamento preciso sugli e-fuels. In un intervista a Bild, l'esponente liberale del Governo tedesco, Olaf Sholz, è stato chiaro sull'utilizzo dei carburanti sintetici: "Alla luce dell’enorme flotta di veicoli già esistenti che abbiamo soltanto in Germania, per l’Fdp ci può essere solo un compromesso sui limiti del parco auto, se anche il ricorso agli e-fuels è possibile. Al momento non siamo a conoscenza di proposte, ma solo di esternazioni di rigetto da parte del commissario Frans Timmermans".

L'Italia: ecco il "nostro" pensiero

La posizione italiana Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica italiano è dunque contro la decisione dell'UE: "I target ambientali vanno raggiunti attraverso una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa". Un "no", quella di Italia e Germania, che si aggiunge ai dubbi di Bulgaria e Polonia, rispettivamente astenuta e contraria al Coreper tenutosi a novembre. Così facendo, sarebbe un blocco di minoranza decisivo per bloccare la cosa. In soldoni, il via libera del Coreper II allo stop alla vendita di motori endotermici dal 2035, che si terrà nella riunione di oggi sarebbe altamente in dubbio. Probabile non approvazione finale dell’Eurocamera? Vedremo, poiché solo al Consiglio Ue del 7 marzo avremo il vero responso.

C'è tanta confusione dunque, anche perché per l'Italia, la via esclusiva elettrica non può rappresentare, in una fase di transizione, l’unica via. Il ministero di Gilberto Pichetto, così descrive: "Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali". Fi, Lega e Fdi sono convinti di questo, e Matteo Salvini al Consiglio informale Affari Energia e Trasporti di Stoccolma ha così dichiarato: "La transizione in cui tutti crediamo va incentivata e accompagnata ma correre rischia di produrre l’effetto contrario". E la saga... continua.

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