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SBK, Phillip Island: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Phillip Island si trasforma in Red Island: Ducati colonizza l’Isola e agli avversari non resta che deporre le armi di fronte allo strapotere dell’armata in rosso

SBK: Phillip Island: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Più di così era davvero impossibile fare. Un inizio di stagione a dir poco travolgente per questa Ducati, che in Australia ha recitato la parte di assoluta dominatrice. In Superbike la Rossa si rivela un vero e proprio rullo compressore mentre in SuperSport scrive una nuova pagina di storia.

I titoli sono tutti per la Casa di Borgo Panigale, che in questa stagione ha alzato non di poco l’asticella. Il Mondiale è solo all’inizio, ma di sicuro il messaggio è arrivato forte e chiaro alla concorrenza, chiamata ora a rimboccarsi le mani e ripartire.  

IL BELLO – Chissà cosa avrà pensato Gigi Dall’Igna, seduto sul divano di casa, nel guardare questo primo appuntamento stagionale della Superbike? Bautista e Bulega sono i cavalli vincenti ma il bello è chi ha consentito che tutto ciò si potesse realizzare. E allora il giusto riconoscimento va a Borgo Panigale, che in tempo di crisi non ha mai smesso di investire sul suo prodotto di serie, così come a Stefano Cecconi, che da anni continua a credere nel progetto Superbike. E che dire poi di Serafino Foti, che ha vinto la sua personale scommessa con Bulega. Il collante di tutto è invece Marco Zambenedetti, considerato come il Dall’Igna della Superbike. Impressionante il lavoro svolto in Australia con tutti i team Ducati. Che dire: chapeau!  

IL BRUTTO – Le premesse non erano della migliori e alla fine sono state confermate. Una partenza col freno a mano tirato per la BMW, che a Phillip Island non ha potuto fare altro che rincorrere per tutto l’arco della settimana. Questa M 1000 RR è un cantiere aperto e brucia non poco non vedere nemmeno una moto della Casa di Monaco presente nella top ten la domenica.  

IL CATTIVO – Phillip Island sembrava il posto ideale per debuttare nel Mondiale Superbike. Peccato che la tappa di casa abbia deluso quelle che erano le aspettative di Remy Gardner. Dopo le difficoltà incontrate sul bagnato, la domenica mattina ha fatto strike con il suo compagno di squadra. Un episodio che ha pesato come un macigno in vista di Gara 2, dove ha pure dovuto scontare il long lap penalty. Lo aspettiamo affamato di rinvicita a Mandalika!    

LA CONFERMA – La qualifica non gli piace e ne abbiamo avuto l’ennesima conferma. In gara poi si trasforma e anche qua ne abbiamo avuto conferma. Tanto cuore per questo Axel Bassani, che ancora una volta si rivela il migliore tra i piloti indipendenti. E pensare che ai test di Portimao era finito a due secondi e mezzo da Bautista tanto da finire nel baratro. Miglior risposta non poteva esserci.

LA DELUSIONE – Tornava in Superbike dopo un anno di BSB e questa sorta di operazione ritorno non è andata proprio secondo i piani per Tom Sykes. Un fine settimana in cui il 66 si è ritrovato a lottare con la moto, trascorrendo gran parte del tempo ai box anziché in pitlane. Speriamo per lui che in Indonesia la musica possa cambiare.  

L’ERRORE – C’è chi festeggia e chi deve leccarsi le ferite. È il caso di Alex Lowes. Un weekend da dimenticare il prima possibile per il britannico, a terra sul bagnato nella gara di sabato. Come se non bastasse, il pilota Kawasaki ha pensato pure di calare il bis domenica, tirando giù il malaugurato Toprak.   

LA SORPRESA – Locatelli, Oettl, Spinelli, McPhee: lasciamo a voi la scelta, perché ognuno di questi piloti ha una storia da raccontare che difficilmente si scorderà. Andrea ha mostrato che si può essere forti sulla Yamaha anche senza chiamarsi Toprak, mentre Phillip raggiunge il miglior risultato di sempre in Superbike. Insieme a loro Nicholas e John diventano protagonisti di un debutto col botto!

IL SORPASSO – Ci vuole coraggio e non solo: il premio se lo aggiudica Alvaro Bautista per l’infilata a Rea in Gara 1 sul bagnato.

LA CURIOSITA’ – Cappotto rosso, proprio così! Nella sua storia Ducati non aveva mai fatto clean sweep in un weekend di gara della Superbike: 3 vittorie di Bautista in SBK a cui si aggiungono le 2 di Bulega in SSP. Cosa volere di più dalla vita?

IO L’AVEVO DETTO –  Serafino Foti, team manager Aruba: “Se piove Petrucci va sul podio”. Pronostico sbagliato, magari era semplice pretattica!

 

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