Dei motociclisti ancora in attività, tra i più vincenti degli anni Duemila del Campionato Italiano Velocità c’è indiscutibilmente Davide Stirpe. Attuale tecnico sportivo FMI, l’originario di Roma ha scritto pagine indelebili della propria carriera sotto le insegne dell’Extreme Racing Service di Paolo Caravita e per questo 2023 rinnoverà i propri propositi di correre nel CIV Supersport, a cui partecipa ininterrottamente dal 2014 a questa parte. Dopo sette stagioni e, soprattutto, due titoli di campione italiano, tuttavia, non più in sella ad una MV Agusta.
Un matrimonio indimenticabile
Eccezion fatta per il biennio 2014-15, a partire dal 2016 Davide Stirpe è rimasto sempre legato alla celebre casa varesina, da portacolori dell’Extreme Racing Service. Sette stagioni insieme, tutt’oggi uno dei matrimoni più longevi della serie nazionale, diventando di fatto una “bandiera” di MV Agusta: due titoli italiani Supersport (2017 e 2021), con nel mezzo un secondo e due terzi posti, per un totale di 13 vittorie e 16 podi alla guida dell’amatissima F3 675, e persino qualche comparsata da wild card nel Mondiale di categoria. Avvalorando, allora, l’ipotesi che “lottare-e-battere la folta schiera di Yamaha R6 non era semplice utopia”. Se, ovviamente, disponendo del giusto pacchetto pilota-team.
2022
Proprio l’ultima affermazione del 2021, conseguita in modo epico e alquanto rocambolesco per una mera questione di piazzamenti a scapito di Roberto Mercandelli, aveva spinto Stirpe a tuffarsi nel nuovo progetto F3 800 per il massiccio cambio regolamentare Next Generation. Una sfida, suo malgrado, rivelatasi ben al di sotto delle aspettative. Un mediocre sesto posto quale miglior piazzamento in gara, nono posto finale in campionato nel 2022 (ad oggi il peggiore di sempre nella sua lunga militanza al CIV Supersport). Una stagione in cui, piuttosto che ricercare la prestazione, il focus è parso soprattutto capire quali aree della nuova moto sviluppare e come: con sole tre F3 800 in pista e due compagni di squadra giovani (Andrea Campaci e Andrea Giombini), uno dei quali al debutto nella categoria, certe mansioni e scelte non potevano che essere a carico di colui avente maggiore esperienza dentro al box. Ergo, Stirpe.
L’annuncio della separazione
Nonostante l’annus horribilis sul piano dei risultati, ha saputo indirizzare il lavoro della squadra, anche se di comune accordo si è poi deciso di concludere (dolorosamente) il matrimonio. Con un annuncio sui personali canali social, datato 23 ottobre 2022, lo stesso motociclista romano aveva provveduto a comunicare che non avrebbe più difeso i colori di MV Agusta e dell’Extreme Racing Service (che a sua volta ha trovato l’intesa con Luca Ottaviani e Nicolò Castellini per il 2023): “Sono stati sette anni bellissimi, sia a livello sportivo che umano - ha scritto - ho conosciuto e lavorato con tecnici di altissimo livello che mi hanno fatto crescere tantissimo. Sono stati e saranno per sempre miei amici. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto! Grazie di cuore”.
Futuro
Nel momento della pubblicazione il futuro di Stirpe appariva alquanto nebuloso. Nelle ultime settimane, invece, a due mesi dal round inaugurale in quel di Misano del 29-30 aprile prossimi, i tasselli si sono definiti. Nel 2023 lo rivedremo al via del CIV Supersport, con il Mesaroli Racing by VMR e (salvo stravolgimenti) su una fiammante Ducati Panigale V2 955. Da un marchio italiano all’altro per lasciarsi alle spalle il recente periodo avaro di soddisfazioni e tornare a competere per il vertice della classifica. Dopo sette stagioni e due titoli italiani, per l'ormai ex “bandiera” MV si apre un nuovo avvincente capitolo della propria carriera...
Photo credit: Davide Stirpe profilo Facebook