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SBK, Bautista: “Quest’anno non saremo io, Rea e Razgatlioglu a spartirci le vittorie”

“Questo fine settimana sono stato fortunato, ma non credo che la stagione ce la giocheremo noi tre, perché ci sono altri piloti che possono mettersi in mezzo. Tornare a Imola? Se ci andremo, meglio incrociare le dita affinché non succeda nulla”

SBK: Bautista: “Quest’anno non saremo io, Rea e Razgatlioglu a spartirci le vittorie”

Il 2023 del Mondiale SBK si è aperto nel segno di Alvaro Bautista, che a Phillip Island ha messo a segno uno storico hat-trick che fa dello spagnolo il primo pilota a firmare cinque triplette in SBK, due delle quali sullo stesso circuito. Non ché il primo a ottenere otto successi sull’isola australiana, con il suo 61° podio nel campionato. Un risultato che mette subito in chiaro l’inerzia del campionato, consegnando la testa della classifica all’alfiere del team Aruba, con 28 punti di vantaggio su Andrea Locatelli, primo degli inseguitori.

“Possiamo dire che è stato il fine settimana perfetto. Erano tre gare diverse ma mi sono sentito bene in tutte e sono stato competitivo in ognuna. Sono veramente felice”, ha commentato il campione in carica.

Cosa ti rende così forte su questa pista?
“Non saprei. Forse è perché mi piacciono le curve veloci e qui sono tutte curve veloci a parte due. Non penso sia solo su questa pista però, perché in questa stagione sono stato veloce in tutti i tracciati dei test invernali. Credo di aver fatto un passo avanti rispetto all’anno scorso perché conosco meglio la moto, le gomme e i riferimenti, inoltre la nuova Panigale agevola un pochino la mia guida in uscita di curva. È un po’ la combinazione di tutti questi fattori. Vedremo su altri tracciati, ma finora sono stato competitivo a Jerez, Portimao e qui e non vedo l’ora di andare in Indonesia per vedere come mi sento, perché lì l’anno scorso non è che non mi sentissi competitivo, ma non sentivo di poter davvero lottare per la vittoria”.

Ti aspettavi tre vittorie consecutive?
“Sinceramente no. In particolare la vittoria di ieri sotto la pioggia, perché nessuno aveva dei riferimenti. In Gara 2 sapevo di essere molto costante sul passo e all’ultimo giro avevo gestito il degrado della gomma, e che quindi avevo più possibilità di vincere la gara lunga. In Superpole Race, invece, mi aspettavo più battaglia di quella che ho effettivamente avuto questa mattina. Tutti eravamo con le soft e avevo visto che in tanti potevano essere veloci, ma i test sono una cosa e le gare sono un’altra cosa. Non è che non mi aspettassi di vincere tre gare, ma proprio che non avevo aspettative. Sono sceso in pista per dare il massimo”.

Siamo solo alla prima gara della stagione e hai già 31 punti di vantaggio su Rea e 39 su Toprak. È una bella batosta per loro.
“Questo fine settimana sono stato fortunato, perché ero competitivo e, come la scorsa stagione, l’importante è provare a dare il massimo in ogni gara e in ogni weekend. Sinceramente, credo che fossimo un po’ meglio di loro e abbiamo ottenuto il massimo. In più non è che loro abbiano proprio commesso degli errori, visto che Toprak è caduto per via di un altro pilota. Poi Jonathan stamattina ha avuto un problema con un altro pilota e non so cosa gli sia successo in Gara 2. Abbiamo ottenuto il massimo, ma non credo che questa stagione sarà tra noi tre, perché ci sono altri piloti come Locatelli e Rinaldi che saranno in lotta per il podio e la vittoria. Questa stagione sarà diversa dalla scorsa in cui eravamo noi a giocarci le prime tre posizioni, perché se hai una giornata storta ci sono altri piloti che si mettono in mezzo. Devi essere ancora più preciso, concentrato e cercare di commettere meno errori”.

L’anno scorso hai detto che il centro curva è il punto debole della Ducati, nei test invernali sei riuscito a migliorare in questo aspetto?
“Non proprio, ma la cosa buona è che il carattere del nuovo motore mi permette di portare un po’ meno velocità in curva, perché è più facile l’uscita quando apro il gas”.

C’è qualche area della moto che vorresti migliorare ulteriormente?
“Sicuramente la stabilità perché la moto si muove molto, anche per via della combinazione tra me e il mio peso perché fatico a tener giù la moto e devo muovermi molto in sella per farle cambiare direzione. È difficile risolvere questo problema, ma dobbiamo trovare la miglior combinazione possibile”.

C’è la possibilità che Imola torni in calendario, cosa ne pensi?
“Ci ho corso nel 2018. Sinceramente, secondo me la pericolosità è un po’ al limite perché il muro è molto vicino, quindi in molti punti non ci sono delle grandi vie di fuga. Per quanto riguarda il layout, ti ci devi adattare e puoi andare più o meno veloce, ma secondo me sarebbe molto meglio se aumentassero la sicurezza, perché preferirei non dover correre con il muro così vicino. Ma se ci dovessimo andare, incroceremo le dita affinché che non succeda nulla”.

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