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SBK, Rea: “Credevo di essere lì a giocarmi il podio, ma nelle FP2 non avevo più grip”

Giornata complicata per il Cannibale a Phillip Island: “Al mattino ero abbastanza positivo, ma con la pista più calda non avevo più le stesse sensazioni e faticavo a stare sull’1’32. Non ha alcun senso”

SBK: Rea: “Credevo di essere lì a giocarmi il podio, ma nelle FP2 non avevo più grip”

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Non è stato un pomeriggio semplice per Jonathan Rea. Dopo una buona prima sessione, che lo ha visto chiudere al 4° posto a meno di tre decimi dalla vetta, il Cannibale non è riuscito ad andare più in là della 14esima piazza nelle FP2, incassando oltre 1”5 dal rullo compressore Bautista, leader indiscusso di questo venerdì

Un quinto posto nella classifica combinata non è male, ma il sei volte iridato si aspettava qualcosa di più dopo le buone sensazioni con cui si era aperta la sua giornata“Al mattino ero abbastanza positivo, a essere sincero. Quando ho rivisto la sessione ho pensato che io e la moto fossimo lì a lottare per il podio. Ma poi al pomeriggio, con la pista più calda, ho avvertito sin dal primo giro che non avevo un buon grip e non c’era trazione al posteriore - ha raccontato il 36enne - Sfortunatamente, l'allocazione degli pneumatici è così stringata che non abbiamo la possibilità di provare altre gomme, se ne vogliamo tenere qualcuna in più per la gara. È una strategia quella di salvare degli pneumatici al posteriore, perché ci possono essere diverse situazioni da bandiera rossa qui, anche per via dei volatili”.

Cosa è andato storto nelle FP2?

“Abbiamo avuto qualche problema con la messa a punto e non siamo riusciti ad avere grip, perché avevamo molto spinning e lo pneumatico non riusciva a scaldarsi nemmeno sulla spalla destra. Non siamo lontani, ma il grip è il problema principale ha spiegato Rea, il cui obiettivo è quello di riuscire a ritrovare le sensazioni della mattinata. “Montando delle gomme nuove e modificando leggermente il set-up non dovremmo essere troppo lontani. Lunedì, martedì e anche questa mattina avevamo più aderenza, mentre adesso fatichiamo a girare sul 1’32” medio e non ha alcun senso - ha affermato - Dobbiamo cercare di capire cosa è successo, mettere insieme tutti i pezzi e preparare un piano per domani”.

Bautista fa paura, ma uncambiamento del meteo potrebbe essere d’aiuto a Johnny?

“No. Onestamente preferisco quando fa un po’ più fresco. L’anno scorso tendevamo a faticare di più quando faceva più caldo. Dimenticandomi un po’ della sessione di oggi, preferirei che domani ci fosse più fresco, ma non credo che la temperatura dell’asfalto sarà di 48°C come quella di oggi. Immagino che farà molto caldo dopo pranzo” ha chiosato il nordirlandese, che ammette di non aver avvertito un grosso cambiamento nel carattere della sua Ninja, con le modifiche apportate per il 2023 dalla Casa di Akashi.

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