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SBK, Razgatlioglu: "Sono stato in Turchia dopo il terremoto, dormendo in auto"

"Con Sofuoglu abbiamo donato dei generatori e siamo rimasti laggiù per un paio di giorni. La TV non fa capire la vastità del dramma". Razgatlioglu svetta nel day-1 a Phillip Island: "Ci siamo concentrati sul trovare il giusto set up, senza effettuare una vera simulazione di gara"

SBK: Razgatlioglu:

Toprak Razgatlioglu fa la voce grossa nella prima delle due giornate di test Superbike a Phillip Island. Il turco della Yamaha ha chiuso al comando il day-1 sugli adrenalinici saliscendi australiani che questo week-end ospiteranno l'attesissima apertura della stagione 2023, fermando le lancette sul 1’30″674 davanti alle Ducati di Michael Ruben Rinaldi e Alvaro Bautista. Come ogni volta, i tempi dei test vanno presi con le pinze, nessuno lavora in modo omogeneo. Tuttavia, la certezza è che il Campione del mondo 2021 si candida a rivestire un ruolo da protagonista. Almeno nelle sue intenzioni, aspettando il verdetto della pista.

"Ci siamo concentrati sul set up, senza effettuare una vera simulazione di gara. Sono contento perché le sensazioni sono migliori - ha ammesso Razgatlioglu - specie per quanto concerne la preservazione della gomma posteriore, e relativa aderenza, la quale l'anno scorso calava sensibilmente in pochi giri. Dobbiamo continuare a lavorare perché, come nelle precedenti uscite, abbiamo alcune nuove parti da provare sulla moto".

Confermati i passi in avanti in accelerazione con l'apporto del nuovo forcellone?
"Mi sto trovando a mio agio anche qui nei curvoni di Phillip Island, storicamente non proprio favorevoli alla Yamaha, anche se oggi ho potuto notare che anche Bautista e la Ducati escono davvero forte dalle curve. Vedremo come si comporterà la R1 domani nel momento in cui monteremo gli altri aggiornamenti. Sebbene ci manchi ancora qualcosa, sento che siamo tornati in partita come nel 2021".

In gara potrebbero inserirsi degli outsiders per la vittoria come Locatelli e Rinaldi?
"Entrambi sono davvero veloci, penso che potranno lottare insieme a me, Bautista e Rea".

Quanto sarà difficile emotivamente per te e i tuoi connazionali correre dopo la tragedia che ha colpito il vostro paese?
"Con Kenan (Sofuoglu, ndr) abbiamo cercato di dare un contributo alla popolazione donando soprattutto generatori e altri materiale elettrici. Siamo rimasti laggiù per un paio di giorni e abbiamo dormito in macchina per appena 2-3 ore, non di più. Mi ricordo che nel 1999 a Sakarya assistetti ad un terremoto assieme alla mia famiglia, questa volta però le conseguenze sono state ben peggiori. Dalla TV non si comprende la reale entità dei danni, bisognerebbe recarsi di persona in quei luoghi. Una tragedia immane, ma il nostro paese è più unito che mai".

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