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MotoGP, Pirro: “La Ducati è competitiva, ma Quartararo uscirà in gara"

“Quella a Sepang non è la posizione reale di Fabio, perché i valori sul giro lanciato sono diversi da quelli del passo e del ritmo gara”, ci ha spiegato il collaudatore pugliese in una video intervista a Vallelunga

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Non è ancora finito il lungo inverno di Michele Pirro, che prima di partire per Portimao è sceso in pista a Vallelunga per provare, per la prima volta, la nuova Panigale V4R in configurazione CIV, con centralina unica e gomme Dunlop. E, come potete vedere nel video qui sopra, è proprio all’Autodromo alle porte di Roma che il collaudatore Ducati è stato intercettato dal nostro Paolo Scalera, che non ha perso l’occasione per chiedere al pugliese un parere sui test in Malesia e farsi dare qualche dritta per affrontare al meglio il tracciato intitolato a Piero Taruffi.

“In una settimana, dieci giorni, sono stato sulla MotoGP, sull’elettrica e la Panigale. Non è male” ha esordito Michele, secondo il quale alla nuova Desmosedici GP manca solo un po’ di strada alle spalle: “Credo che manchino ancora dei chilometri per mettere a posto le cose. Era il primo test e le condizioni, anche durante lo Shakedown sono state un po’ ballerine, quindi non abbiamo fatto tantissima strada. Ci sta, ma credo che alla fine del test a Portimao avremo la situazione chiara - ha ammesso Pirro - A due settimane dall’ultimo test c’è la prima gara, quindi bisogna essere pronti, ma penso che la Ducati abbia dimostrato di essere competitiva in generale. Sia con i nuovi piloti che con quelli vecchi”. 

La Ducati non ha tradito le attese, ma a stupire sono state invece le prestazioni di Honda e Yamaha, che il nove volte campione italiano vuole comunque prendere con le pinze.

“È diventata una MotoGP difficile, perché i valori in campo nei time attack sono un po’ diversi da quelli che possono essere il passo e il ritmo gara, quindi c’è un po’ da equilibrare: non è reale la posizione di Quartararo, perché in gara non credo che occuperebbe la 18esima o 19esima posizione. Penso che il test a Sepang lasci un po’ il tempo che trova sul discorso gara, quindi credo che i reali valori li vedremo a Portimao, su una pista europea, dove la Ducati va forte, ma dove a differenza degli anni scorsi partiamo con una base solida. Sono sicuro che potremo fare un grande Mondiale”  ha chiosato il 36enne, la cui attenzione è concentrata proprio sul Motomondiale.

“Parteciperò ai test IRTA a Portimao, poi abbiamo un test a Jerez prima della prima gara e poi sarò a disposizione, perché il campionato italiano inizia ad aprile. Il focus è sulla MotoGP, perché abbiamo vinto l’anno scorso ma vogliamo farlo ancora, perché rivincere è più gustoso che vincere”.

Adesso, però, è tempo di pensare alla V4R, da mettere alla frusta a Vallelunga: “Per me che prediligo le Curve veloci, dalla Roma ai Cimini è una goduria, perché con queste moto si va forte e questo pezzo è molto bello - ci ha raccontato il ducatista, svelando la sua sezione preferita del tracciato - Poi comincia la parte tecnica, dove serve una moto che giri bene ed è veloce nei cambi di direzione. Come circuito è un buon compromesso tra il veloce e il lento, quindi è divertente. Poi trovare queste temperature in Italia, a febbraio, non è male. Prima o poi, magari, riusciamo a portare tutti i ragazzi qua per un allenamento, anche perché come pista è allenante e un buon compromesso, senza andare per forza in Spagna”.

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