Nei test di Sepang Yamaha ha dimostrato di avere lavorato duramente durante l’inverno e Quartararo e Morbidelli hanno dovuto darsi da fare per cercare di provare tutte le novità. Per la M1 fra motori, carene e telai c’era di tutto e di più e 3 giorni non sono stati sufficienti per completare il programma di lavoro.
“Non siamo riusciti a valutare tutte le novità a causa della pioggia - ha spiegato a motogp.com il team manager Massimo Meregalli - Da una parte siamo contenti, ma dall’altra meno perché abbiamo ancora del materiale da provare, o riprovare, nei test di Portimao”.
Gli ingegneri giapponesi hanno lavorato per tutti i fronti per far fare un passo in avanti alla nuova moto.
“Avevamo tre obietti: il motore, l’aerodinamica ma anche migliorare la velocità in curva, perché negli ultimi 2 anni ci è mancata. Ci siamo sforzati in tutte le aree, ma purtroppo il poco tempo non ci ha permesso di provare nuovi telaio e forcellone” ha detto Maio.
Una voce, però, è già stata spuntata dalla lista: “abbiamo già deciso quale motore useremo, avevamo 2 diverse versioni ed entrambi i piloti sono stati d’accordo” ha confermato il team manager.
Ora si tratterà di sfruttare al meglio gli ultimi 2 giorni di test a Portimao.
“Proveremo alcune soluzioni aerodinamiche perché è meglio farlo in circuiti diversi, poi decideremo cosa omologare” ha concluso Meregalli.