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Il 2022 è stato un anno davvero traumatico per Suzuki, o almeno è stato un anno in cui sono state prese decisioni traumatiche. L'annuncio della fine dell'avventura in MotoGP ha solo anticipato altre mosse che sono arrivate nei mesi successivi e che oggi continuano a palesarsi. Archiviata (purtroppo in qualche pressa) l'avventura della Suzuki GSX-RR, una moto in grado di vincere due delle ultime tre gare a cui ha partecipato, neanche l'ultima incarnazione della GSX-R 1000 sarà in pista almneo in Europa nel 2023 difendendo l'onore della Casa di Hamamatsu.
Lo storico Team Hawk, da sempre protagonista sia nel BSB che nelle Road Races in Gran Bretagna, ha deciso di passare ad Honda, portando in pista dunque le CBR 1000 RR-R nel 2023. Una scelta più che logica, visto che Suzuki non ha più intenzione di sviluppare una moto che non è neanche arrivata alla normativa Euro5, tanto da non essere più vendibile in Europa.
"La nostra decisione di esplorare opzioni alternative alla Suzuki fa seguito ai recenti annunci del Costruttore sulle sue attività agonistiche a livello globale e all'assenza di notizie sulla possibilità di una nuova GSXR 1000 - questo il comunicato di Hawk - sappiamo che sarà ancora una volta un BSB altamente competitivo, ma il fatto che la Honda abbia ottenuto il secondo posto assoluto nella scorsa stagione evidenzia il potenziale della moto. Con due giovani piloti di grande talento come Charlie Nesbitt e Josh Owens a bordo, insieme al nostro know-how e alla nostra esperienza dietro le quinte, pensiamo che sarà un pacchetto competitivo".
Suzuki ha deciso di indirizzare i propri sforzi verso l'elettrico, annunciando che saranno introdotti 8 modelli nei prossimi anni caratterizzati da questa propulsione. Un peccato che con questa decisione venga di fatto abbandonata la gloiosa stirpe della GSX-R, un nome che ha scritto pagine e pagine della storia del racing a due ruote. Il Team SERT Yoshimura continuerà il proprio impegno nell'Endurance, in MotoAmerica ci saranno delle Gixxer in pista ed una sar affidata a Toni Elias.
E' in ogni caso un vero peccato constatare questo cambrio di passo per una Casa che ha sempre fatto parte della storia delle corse e che sta lentamente uscendo da ogni competizione di alto livello in pista.
