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MotoGP, Pol Espargaró: “Non siamo in cima alla lista dei tempi, ma possiamo esserlo”

“La performance si vede nei fine settimana di gara e non nei test, ma abbiamo fatto degli ottimi progressi, la moto era buona e sono davvero felice. L’obiettivo è puntare alla Top 5”

MotoGP: Pol Espargaró: “Non siamo in cima alla lista dei tempi, ma possiamo esserlo”

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È un Pol Espargaró soddisfatto quello che ha chiuso la tre giorni di test ufficiali in Malesia, con il 13° posto nella classifica combinata. Pur essendo rimasto fuori dai primi dieci, infatti, il catalano si è convinto del potenziale della KTM RC16 marchiata GASGAS, anche alla luce del lavoro svolto nell’ultima giornata di collaudi a Sepang“Abbiamo lavorato sull’aerodinamica, il motore e qualche parametro importante del propulsore e ha funzionato tutto molto bene. Voglio congratularmi con i motoristi del gruppo Pierer Mobility perché hanno lavorato sodo e i progressi sono ottimi. La moto era molto buona e sono davvero felice” ha affermato Polyccio, che non vuole badare più di tanto alla classifica dei tempi.

“Sono stato in Top 5 per tutta la giornata e sembrava di essere in un parco giochi fino all’ultima ora. Ho chiuso settimo e poi sono diventato 13°, ma non era la giornata in cui stare davanti. Quella sarà a Portimao e ho la sensazione che abbiamo fatto bene i compiti, non solo sul giro secco ma anche sul passo - ha aggiunto il 31enne - Saremmo potuti essere certamente più in alto, ma abbiamo fatto le cose giuste quando andavano fatte, siamo abbastanza felici e lo dimostreremo a Portimao”. 

Così ti aspetti dal prossimo test?
“Credo che tutti i costruttori abbiano deliberato tutto qui, quindi sarà solo una questione di messa a punto e di piccole modifiche sulla moto. Non mi aspetto che a Portimao arrivino grosse novità da nessuno. Portimao è una buona pista su cui lavorare sui settaggi, perché chiede molto in termini di set-up della moto e delle sospensioni, per via dei saliscendi. Parlando di aerodinamica e performance del motore credo che il posto giusto per provare queste cose fosse qui in Malesia e non lì. Ovviamente se qualche costruttore ha dei problemi continuerà il lavoro nei prossimi test, ma tutto dovrebbe essersi deciso qui”. 

Qual è l’obiettivo per le prime gare? Pensi di poter lottare per la Top 5?
“È quello a cui dobbiamo puntare. Non so cosa aspettarmi. Tutti i costruttori saranno molto forti, ma anch’io e il gruppo Pierer Mobility ci sentiamo abbastanza forti da lottare per qualcosa di buono. Non siamo in cima alla lista dei tempi, ma possiamo esserlo. La cosa importante è che le cose siano state fatte bene e test siano stati positivi. Siamo pronti per Portimao”.

I piloti del team Red Bull KTM pensano che ci sia ancora da migliorare in accelerazione. Tu hai la stessa sensazione?
“Nell’ultima giornata abbiamo provato dei nuovi parametri del motore e siamo migliorati parecchio, quindi dobbiamo muoverci passo per passo. Il comparto motori ha fatto un grosso passo avanti, che io sono riuscito a provare solo domenica ma gli altri piloti potrebbero averlo fatto sabato. Si può sempre chiedere di più. Siamo umani e come piloti vorremmo avere del materiale illimitato, ma a volte bisogna muoversi con calma per migliorare la moto e credo che i progressi che abbiamo fatto siano buoni. Non sono particolarmente preoccupato a riguardo”.

Come procede il tuo adattamento alla RC16 dopo due anni in Honda?
“Non saprei, dobbiamo gareggiare. È facile fare il tempo dopo tre giorni di test, ma il tuo vero livello e potenziale lo vedi su diversi tracciati, quando sei nel bel mezzo dello stress. L’anno scorso ero tra i più veloci sul ritmo, qui in Malesia. A Mandalika ero il più veloce nei tempi e nel passo, ma poi avete visto come è stata disastrosa la mia stagione. La performance si vede nei fine settimana di gara non nei test, per questo voglio andare a Portimao e finire di aggiustare gli ultimi parametri, per poi iniziare a darci dentro”.

Hai provato a fare un long run nell’ultima giornata?
“No. Visti i test ch hanno svolto qui Dani, Mika e Jonas ho pensato che non ci servisse. Durante la giornata siamo stati veloci sia con gomme nuove che usate, quindi non mi sono sentito obbligato a farlo. Forse a Portimao, quando saremo più vicini all’inizio delle gare, proveremo la lunga distanza. Sarà sicuramente più interessante, visto che correremo lì nel giro di una settimana”. 

Come ti sei trovato con la velocità in curva?
“Bene. Sono complessivamente soddisfatto. Ho chiesto alcune cose sulla moto che sono state migliorate con i parametri del motore, il nuovo propulsore e un’aerodinamica differente, quindi alla fine giravo sull’1’59” medio altro, che non è male per la nostra moto qui. Mi sono sentito piuttosto a mio agio, anche al mattino quando volevo provare a fare il tempo ed entrare in Top 5. Non ho nulla di cui lamentarmi”.

Sei sorpreso o te l’aspettavi?
“Dopo la prima giornata devo dire che sono rimasto sorpreso di come sia cambiata la situazione e di come abbia reagito la moto e delle sensazioni che riesce a darmi ora. Complessivamente però, è soltanto un test. Se avessimo una giornata come la prima che abbiamo avuto qui in Malesia saremmo finiti. Il nostro weekend sarebbe andato, perché non saremmo in Q2 e cominceremmo male la sprint race. Bisogna essere veloci sin dall’inizio ed è ciò che proveremo a fare dopo i test a Portimao”.

Quanto pensi che influisca l’aerodinamica sulle performance della moto, quest’anno?
Le prestazioni della nostra moto adesso, rispetto a quando abbiamo iniziato qui, sono molto differenti. Ovviamente se chiedete a Brad che è era nel team anche negli anni scorsi vi dirà che il gap è addirittura maggiore. Tutti i costruttori hanno investito un sacco di soldi e sforzi nell’aerodinamica e che credo che il gruppo Pierer Mobility abbia fatto lo stesso. Abbiamo fatto un bel passo avanti qui in Malesia che dobbiamo confermare a Portimao”.

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