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MotoGP, Ezpeleta: "le sprint race? gli appassionati sono sempre troppo conservativi"

"Siamo stati criticati quando siamo passati dalla 500cc alla MotoGP. Poi anche con la Moto2 e la Moto3, fu la stessa cosa. E la centralina unica... Tutte le cose che abbiamo cambiato sono state criticate e, finora, non siamo dovuti tornare indietro su nessuna di esse"

MotoGP: Ezpeleta:

In una recente lunga intervista a Carmelo Ezpeleta su as.com, il CEO di Dorna, 76 anni e responsabile del campionato del mondo MotoGP, ha chiarito alcuni suoi punti di vista e aspettative per la stagione 2023. Tra gli argomenti principipali ovviamente l'effetto dell'introduzione delle sprint races nel calendario.

"L'aspettativa principale è che i cambiamenti che abbiamo proposto diano i frutti sperati - ha esordito Ezpeleta - la preoccupazione c'è sempre quando si introduce qualcosa di nuovo. Siamo abituati alle critiche, che sono arrivate sin dal loro annuncio. I critici ci sono sempre, è normale che ce ne siano. Ho sempre detto che le persone tendono a essere molto conservatrici. La prima grande cosa che abbiamo fatto è stata passare dalla 500cc alla MotoGP ed è stata una cosa enorme. Poi anche con la Moto2 e la Moto3,  fu la stessa cosa. E la centralina unica... Tutte le cose che abbiamo cambiato sono state criticate e, finora, non siamo dovuti tornare indietro su nessuna di esse. Questo però non significa che, se vedessimo che le cose non funzionano, avremmo problemi a tornare indietro. Dobbiamo cercare di innovare e pensare a come migliorare le cose per far sì che la gente si appassioni al nostro campionato. Dobbiamo trovare un modo e siamo preoccupati per l'attenzione degli spettatori in alcuni luoghi".

Lo spagnolo si riferisce chiaramente alle preoccupazioni in merito al calo di spettatori nella scorsa stagione, in particolare modo in circuiti come quelli di Portimao ed al Mugello.
"Per il Mugello non abbiamo ancora informazioni precise perché è più in là nel calendario, ma da quel che so Portimao ed anche gli Stati Uniti stanno andando meglio dello scorso anno. Dalle ultime informazioni che ho a disposizione sembra che le presenze stiano aumentando molto per questa stagione. Non so se sia solo merito delle gare sprint, ma stiamo chiaramente aumentando il numero di richieste e prenotazioni rispetto all'anno scorso".

La conferenza dell'annuncio delle sprint races in effetti non ricevette un abbraccio caloroso, l'atmosfera fu piuttosto tesa.
"Riconosco che abbiamo affrontato male la conferenza stampa. L'abbiamo affrontata sulla difensiva ed è stato l'annuncio di una grande novità. L'abbiamo affrontata male e non capisco perché qualcosa che potrebbe essere un vantaggio per il Mondiale sia stata recepita così male. Pensavamo che i team avrebbero informato i piloti di ciò che avevamo concordato con loro, perché tutto era stato concordato con i team ufficiali e privati, ma non lo hanno fatto".

Le gare sprint però possono di fatto portare a delle perdite importanti tra i piloti in vista della gara di Domenica.
"C'è sempre un rischio ed è un'arma a doppio taglio, perché può succedere, ma spero di no. Ilpilota può cadere durante la gara sprint e nel riscaldamento. L'anno scorso, Marc in Indonesia è caduto durante il warm up... Il rischio di cadere e farsi male in questo sport è sempre presente".

 

 

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