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MotoGP, Alex Marquez: “Spero che Marc non abbia cambiato la serratura di casa”

“I problemi della Honda non li risolvi schioccando le dita. Ducati ha un’altra mentalità, tutti i giorni Dall’Igna è venuto al mio box e ogni pilota è sempre ascoltato”

MotoGP: Alex Marquez: “Spero che Marc non abbia cambiato la serratura di casa”

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È un Alex Marquez raggiante e fiducioso. Dopo il test dello scorso novembre a Valencia, il pilota del team Gresini è riuscito a compiere un altro passo avanti nel processo di adattamento alla GP22, riuscendo tra l’altro a precedere suo fratello Marc di 281 millesimi.

Il bilancio dello spagnolo non quindi che essere positivo al termine dell’appuntamento malese, volgendo lo sguardo a Portimao.

“Sono contento di questo test – ha detto – ogni giorno ho fatto importanti passi avanti, che mi hanno consentito di migliorare  sul giro secco e sul passo. Insieme alla squadra abbiamo fatto un grande lavoro e ora ho le idee chiare. So in che punti sono forte con la Ducati e so bene invece dove fatico e devo migliorare. Mi riferisco ovviamente alla frenata, questo è l’aspetto che al momento mi limita”.

Alex entra quindi nel merito.

“Troppo spesso il posteriore perde contatto con l’asfalto e la decelerazione non è ottimale. Se riuscissi a compiere un passo avanti, potrei stressare meno l’anteriore e staccare più tardi. Dobbiamo quindi lavorare bene, senza scordarsi della posizione in sella”.

In tutto ciò Alex ha chiuso i test davanti a Marc.

“Ho le chiavi di casa. Spero non abbia cambiato la serratura quando rientro (scherza). Il suo test? Conosco la Honda  e non è una sorpresa vederli rincorrere. So bene che in Honda hanno rinnovato l’organico, ma i problemi non li risolvi schioccando le dita”.

Tutt’altra cosa invece la vita in Ducati per Alex.

“Qua in Ducati c’è un’altra mentalità. Dall’Igna è un fantastico ingegnere e tutti i giorni è venuto al mio box insieme agli ingegneri Ducati. Tutti i piloti Ducati godono della stessa considerazione e le idee di ogni pilota vengono accolte e c’è sempre un confronto continuo. La Honda? Ho passato momenti difficile, ma mi hanno aiutato ad essere un pilota forte e migliore”.

 

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