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MotoGP, Espargarò: "Il trend 2022 non è cambiato, Ducati resta la moto migliore"

Aleix commenta i test a Sepang sull'Aprilia: "per essere vincenti dobbiamo migliorare in frenata e la coppia ai bassi regimi. Non sono più un outsider, stare nei primi 5 è un obbligo"

MotoGP: Espargarò:

Aleix Espargarò si è concesso ai microfoni dopo la pausa pranzo, anche se il suo lavoro a Sepang non è ancora finito: “mi aspetta una simulazione gara nel pomeriggio”. Nonostante i test non siano ancora terminati, il pilota Aprilia è riuscito comunque a farsi un’idea abbastanza chiara su cosa aspettarsi in questo 2023.

La mia sensazione è che il trend del 2022 non sia cambiato, la Ducati rimane la moto migliore - afferma lo spagnolo - Bagnaia è velocissimo, i piloti dei team satellite vanno forte come anche Bastianini, poi c’è Martin che è impressionante sul giro secco”.

E la tua Aprilia?
Posso già dire che la moto 2023 è migliore della 2022. In cosa? In tante piccole cose: il motore ha più giri, la velocità massima è aumentata, la moto è più stretta e mi permette di essere aggressivo nel cambi di direzione, la nuova aerodinamica è migliore sia in rettilineo sia in curva. Soprattutto, abbiamo fatto un grande salto in avanti nel raffreddamento, l’anno scorso era stato un incubo: qui, in Indonesia, in Thailandia mi ero addirittura bruciato”.

Non manca nulla alla RS-GP?
Se vogliamo vincere, dobbiamo migliorare in un paio di punti. Ci serve più coppia in basso, anche se questa non è la pista giusta per valutare bene questo aspetto perché non ci sono curve strette. Quello è un punto in cui vorrei qualcosa in più, ma Romano Albesiano mi ha assicurato che a Noale stanno provando un nuovo motore e al banco è migliore di questo. Lo avrò nei test di Portimao”.

Il secondo punto?
La frenata, dove la Ducati è incredibile. Io ho il miglior telaio, nessun’altra moto ha la velocità di percorrenza dell’Aprilia in curva, ma questa caratteristica non è più importante in MotoGP. La Ducati ha iniziato con Dovizioso a frenare fortissimo e ad accelerare molto presto, infatti per Marquez era un incubo sorpassarlo. Da quanto ho visto nei video, loro riescono a fermare la moto usando entrambe le ruote, non solo l’anteriore. In questi giorni ho provato dei setting diversi per riuscirci e ho avuto dei risultati”.

Che valore hanno questi test?
Lo scorso anno qui a Sepang a febbraio sia io sia a Vinales eravamo stati velocissimi, poi in ottobre nel GP abbiamo faticato tantissimo. In gara il mio giro veloce è stato in 2’00”7, oggi lo facevo uscendo dai box. Perché? Io un’idea ce l’ho, ma vorrei anche una spiegazione tecnica. Comunque, l’importante e che quest’anno siamo ripartiti dalle prestazioni dei test di febbraio, non da quelle del GP di ottobre”.

Fino alla scorso anno eri considerato un outsider, ora non lo sei più. Gli obiettivi sono cambiati?
Sento una certa responsabilità. Nel 2022 qualsiasi risultato sarebbe andato bene, ma dopo avere lottato per il titolo fino alla penultima gara non è più così. Aprilia ha investito molto, abbiamo un team satellite con due piloti molto forti, quindi è quasi obbligatorio lottare per le prime 4 o 5 posizioni in campionato. Non mi sento però di dire che dobbiamo lottare per il titolo, non siamo ancora al livello e non abbiamo la struttura di Ducati. Dobbiamo stare davanti e mi sento in grado di farlo”.

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