Tu sei qui

MotoGP, Taramasso: "Michelin non cambia, nessuna gomma speciale per la sprint race"

"Ci abbiamo pensato, ma non ci sarà nessun cambiamento. Noi vogliamo gomme che possano fare la distanza del Gran Premio, non pneumatici che si possano usare solo il sabato e non la domenica. All'anteriore cerchiamo il grip di una gomma media con il supporto di una dura"

MotoGP: Taramasso:

I test a Sepang non sono importanti solo per team e piloti, anche Michelin sta sfruttando i tre giorni in Malesia per provare e sviluppare le proprie gomme. Al timone c’è come sempre Piero Taramasso, che segue con attenzione ogni giro per preparare al meglio la nuova stagione, in cui ci saranno delle novità, come la Sprint Race e l’introduzione dei sensori di pressione per le gomme.

Piero, quante e quali gomme avete portato per questi test?
I piloti hanno a disposizione le stesse gomme che poi avranno nel Gran Premio: quindi tre opzioni all’anteriore e due al posteriore,  perché da quest’anno ci saranno solamente due mescole tra cui scegliere per la gomma posteriore. Le quantità invece non cambieranno per il fine settimana di fara: potranno usare 7 pneumatici morbidi e 5 duri durante il fine settimana di gara”.

Nei test, invece?
“Ne hanno 7 per mescola e possono utilizzarne un massimo di 10 in totale nei 3 giorni, come anche per l’anteriore”.

Qualche pilota si è lamentato di avere a disposizione poche gomme.
Non è vero, la quantità è la stessa della scorsa stagione, il regolamento in questo senso non cambia da una decina d’anni. Ne hanno abbastanza per lavorare bene: anche volendo usare solo la mescola morbida, con 7 gomme si possono fare 180 giri, quindi 60 al giorno. Ieri solo due piloti ne hanno fatti di più, quindi hanno pneumatici a sufficienza. Usando tutte le gomme a loro disposizioni, quindi 10 all’anteriore e altrettante al posteriore, potrebbero arrivare a 260 giri”.

I piloti hanno anche qualche novità da provare?
Due gomme anteriori con una mescola medio-dura che vogliamo introdurre in questa stagione. Una cosa importante: quando provano questi due pneumatici, i piloti possono avere altrettante gomme posteriori in aggiunta, quindi non c’è problema di quantità”.

Quali sono le caratteristiche della nuova gomma anteriore?
La carcassa non cambia, ma ha una nuova mescola medio-dura: cerchiamo il grip di una gomma media con il supporto di una dura. I piloti l’avevano già provata nei test di Misano dello scorso anno e sembra funzioni bene. Stiamo seguendo l’evoluzione delle moto e dello stile di guida che porta ad avere più stress sullo pneumatico anteriore che deve dare più sostegno”.

Quest’anno verrà introdotta la Sprint Race, ci saranno gomme specifiche?
Ci abbiamo pensato, ma non ci sarà nessun cambiamento per gli pneumatici. Noi vogliamo gomme che possa fare la distanza della gara standard, non pneumatici che si possano usare solo il sabato e non la domenica. Logicamente ci saranno più coperture morbide a disposizione, 7 contro le 5 dell’opzione più dura. Per noi è una buona novità, una gara in più significa avere più spettatori in circuito e davanti alla TV, anche se capisco che per i piloti sarà più difficile. Un altro aspetto positivo è che le FP2 saranno più lunghe e consentiranno di fare dei long run in vista della gara”.

Nei primi 3 GP ci sarà anche la sperimentazione dei sensori di pressione per le gomme.
Sarà un sistema centralizzato e lo stiamo mettendo a punto. Di base, non cambierà il modo di lavorare”.

Non sarebbe bastato semplicemente controllare la pressione con un manometro sullo schieramento?
“Sarebbe stato possibile, ma con la tecnologia attuale sarebbe stato un peccato non approfittarne. In MotoE e in Moto2 si utilizzano già i sensori e funzionano bene, la MotoGP è il top della tecnologia ed è giusto che si usino”.

Quali potrebbero essere i problemi?
Sinceramente non ne vedo perché, come ho detto, il modo di lavorare non cambierà, semplicemente il sistema sarà unificato e l’unica difficoltà sarà farlo funzionare bene, mi riferisco al software e alla comunicazione fra sensori e Direzione Gara.

Entro quali limiti di pressione bisognerà stare?
Abbiamo abbassati i limiti perché, essendoci delle penalizzazioni per chi li oltrepassa, i team saranno ancora più scrupolosi. Per l’anteriore passiamo da una pressione minima di 1,90 bar a 1,88, che tenendo contro delle tolleranze si può arrivare fino a 1,85, una pressione relativamente bassa ma con cui la gomma funziona ancora relativamente bene. Il limite massimo, invece sarà 2,2 bar, c’è un buon margine per lavorare e non fare errori. Al posteriore, invece, il limite era 1,70 bar e siamo passati a 1,68, ma la gomma dietro è meno sensibile ai cambi di pressione.


Articoli che potrebbero interessarti