Tu sei qui

MotoGP, Olivera: “Non so se questa sarà l'Aprilia che guiderò per tutto il 2023"

“Aprilia deve ancora confermare gli elementi per il 2023 e se dovessero rivelarsi buoni, sarà l’azienda a decidere quali parti darci. Io so solo che partirò con la specifica 2022”

MotoGP: Olivera: “Non so se questa sarà l'Aprilia che guiderò per tutto il 2023"

Share


Mancano meno di ventiquattro ore ormai al momento in cui Miguel Oliveira potrà tornare sull’Aprilia RS-GP, per la prima delle tre giornate di test ufficiali in Malesia. La prima vera uscita del portoghese con la moto del team RNF dopo la presa di contatto avvenuta lo scorso novembre a Valencia, che ha sancito il definitivo cambio di scenario del 28enne. Dopo quattro stagioni trascorse in MotoGP in sella alla KTM RC16, il nativo di Pragal è infatti pronto a calarsi in una realtà completamente diversa, come quella del nuovissimo team satellite della Casa di Noale, che si è rivelata la grande sorpresa della passata stagione.

“Sia io che la squadra ci sentiamo molto eccitati perché avremo delle nuove moto ed è un po’ come se due squadre si stessero fondendo, perché ci sono alcuni uomini Aprilia nel nostro box - ha chiosato Oliveira - È un terreno ancora un po’ accidentato. Nessuno si conosce ancora bene e ci stiamo iniziando a mettere a lavorare. Quello a Valencia è stato un test molto breve e poi abbiamo avuto un lunghissimo inverno, quindi siamo tutti entusiasti e non vediamo l’ora di cominciare”.

Quali sono state le tue prime impressioni sull’Aprilia?
“Non mi ricordo nulla (ride). Era certamente una moto differente, con una diversa filosofia di gestione. Il telaio che è hanno portato era bello da guidare, ma non ricordo molto di più. Era il primo giorno ed era tutto strano e scomodo. Ci faremo un’idea migliore in questi tre giorni”.

Aprilia ha confermato che userai la RS-GP 2022, ma la moto di quest’anno è molto diversa dalla tua dal punto di vista aerodinamico, pensi che ti daranno la carena 2023? 
“Non so se questa sarà la moto per l’intera stagione, ma l’Aprilia stessa dovrà provare il materiale 2023 e confermarlo con i piloti ufficiali. Se dovesse rivelarsi buono, sarà Aprilia a decidere cosa darci, non io. Al momento, quel che so è che correrò con la specifica 2022”.

Come ci si adatta a una nuova moto? Si impara curva per curva o si va per tentativi?
“La cosa più semplice è guidare come sai e vedere come si comporta la moto, cosa devi modificare e cosa la moto può cambiare per te. Si tratta di trovarsi a metà strada. A Valencia sono stato io a dovermi avvicinare di più a lei, ma ora che avremo più tempo in pista cercheremo la giusta miscela”.

Com’è la relazione con l’Aprilia? Senti il supporto dell’azienda?
“Sì, i box sono in comunicazione tra loro ed è tutto molto ben connesso alla fabbrica. Il nostro piano in realtà è quello di lavorare con il pacchetto che abbiamo, ma al momento non posso dirvi di più perché non avendo ancora iniziato a lavorare è tutto su base teorica. Tutti si parlano, ma non abbiamo ancora iniziato a guidare, quindi non so come andrà quando cominceranno le prove”.

Se già andato alla fabbrica a Noale?
“No, sono stato al ritrovo di Aprilia per la fine della stagione, ma non ancora a Noale. Mi sto organizzando per andarci”.

Come ti trovi con la tua squadra?
“Il mio lato del box è molto inglese (ride). È sicuramente molto differente. Non parlano molto. Ma il mio capotecnico e alcuni ragazzi Aprilia sono tutti italiani, quindi hanno più familiarità con lo stile. Quindi, staremo a vedere”.

Come va con la gestione del team manager Wilco Zeelemberg?
“Dovrò conoscerlo meglio, ma mi piace il suo approccio. Mi piacciono la squadra e la struttura e il modo in cui è pianificata la comunicazione interna. Ciò di cui si occupa Razlan e ciò di cui si occupa Wilco è tutto ben fatto e credo che nessuno si metta in mezzo. È un team molto incentrato sul pilota e mi piace ciò che vedo”.

__

Articoli che potrebbero interessarti