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MotoGP, Marquez, "nessuna backdoor sul contratto: non potrei iniziare un anno così"

Il tempo corre anche per Marc Marquez che compirà 30 anni il 17 febbraio prossimo. Solo Rossi riuscì a vincere il titolo a quell'età. Occhi puntati sulla sua prestazione  domani con la Honda, nel primo giorno di test di Sepang

MotoGP: Marquez,

Marc Marquez è arrivato oggi a Sepang apparentemente in gran forma o comunque in una forma nettamente migliore di quella vista nelle ultime due stagioni.

La sua presenza in pista, con il prototipi della Honda RC213-V 2023 è il motivo di maggiore interesse dei test. Sicuramente più dei progressi della Yamaha, dello stato dell’arte della Ducati o dei passi avanti fatti da Aprilia e KTM.

Il motivo è semplice:Magic’  ha un contratto con HRC che scadrà alla fine del 2024, ma sono in molti a pensare che il fuoriclasse di Cervera abbia una via di uscita nel caso il prototipo che utilizzerà da domani non soddisfi le sue esigenze, anzi non soddisfi il suo unico obiettivo, che è quello di riconquistare il titolo iridato. Il 9° in totale, il 7° della MotoGP con il quale pareggerebbe i conti con Valentino Rossi.

Peraltro c’è uno studio - non si sa quanto attendibile - che la sua popolarità al momento abbia superato quella del pesarese. Ma a cosa si riferisce, alla popolarità generale (nutriamo seri dubbi) o semplicemente al fatto che il nome di Rossi (giustamente) appare oggi meno nelle ricerche in cui è coinvolto l’hashtag MotoGP?

Prima di cadere a Jerez tre anni fa, la peggiore stagione di Marquez era stata quella del 2015, quando chiuse al terzo posto con 242 punti e cinque vittorie e nove podi. Una prestazione che lo avrebbe visto lottare per il titolo l’anno scorso, per cui si può giustamente affermare che Marc ha lasciato sul piatto, almeno un titolo, se non di più.

Tuttavia Marquez ha smentito decisamente di avere nel contratto una backdoor che gli consentirebbe di lasciare Honda e HRC.

“Non potrei iniziare un mondiale in cui punto a riconquistare il titolo con una idea del genere in mente - ha detto ieri lo spagnolo, che ha aggiunto - Ho molto rispetto per la Honda, soprattutto per il modo in cui mi hanno trattato nei due anni dopo il mio incidente. E’ stato un trattamento speciale. Ovviamente - ha poi proseguito - se non riuscirò a rivincere non avendo gli strumenti per farlo, cercherò di trovare il meglio per me, ma il mio sogno è quello di rimanere in Honda, anche se il sogno più grande è quello di vincere dei campionati”.

Il tempo, comunque, corre e fugge anche per Marc Marquez che compirà 30 anni il 17 febbraio prossimo. E poiché non ci aspettiamo da lui una carriera lunga come quella del suo grande rivale, Valentino Rossi, che peraltro ha vinto il suo ultimo titolo proprio a 30 anni, Marc non ha molte stagioni davanti. E sembra che le migliori siano ormai dietro alle spalle.

Nel 2014 vinse 10 GP consecutivi, centrando la vittoria in 13 Gran Premi su 18, annientando la concorrenza. Oggi i suoi rivali hanno anche 10 anni meno di lui. Vi dice qualcosa questo fatto?

La cosa più probabile, dunque, è che, come Mick Doohan Marquez chiuda la sua carriera in Honda, ma tutto dipenderà dai risultati in questa stagione. Inoltre, per quanto riguarda il futuro, non crediamo che Marc sia a caccia di denaro: i tempi sono cambiati e l’ultimo accordo - 100 milioni in quattro anni - fa parte del passato. Il fuoriclasse spagnolo può permettersi di scegliere l’assoluta qualità, il che rende possibili ai costruttori rimasti dopo l’addio di Suzuki di non doversi svenare per portarselo a casa, al limite, fra due stagioni. Sempre che Marquez sia sempre Marquez.

Questo è il motivo per cui tutti gli occhi saranno puntati su di lui, e sulla sua Honda dal momento in cui entrerà in pista. La sua prestazione, o non prestazione, oscurerà tutto il resto.

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