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SBK, CIV: il ritorno di Emanuele Pusceddu dal terribile incidente del Mugello

L’INTERVISTA - Lo scorso week-end Emanuele Pusceddu ha svolto il primo test ufficiale a distanza di cinque mesi dal fattaccio del Mugello e prepara il rientro nel CIV Supersport: “Se un pilota si fa condizionare da certi episodi vuol dire che è giunto il momento di appendere il casco al chiodo"

SBK: CIV: il ritorno di Emanuele Pusceddu dal terribile incidente del Mugello

Era il 18 settembre 2022 quando Emanuele Pusceddu rimaneva incappato in un terribile incidente nel corso di Gara 2 del CIV Supersport all’Autodromo del Mugello. Una dinamica strana, mai realmente chiarita, che provocò al motociclista romano un forte trauma cranico e la frattura di polso e clavicola. Nulla in confronto agli attimi di apprensione vissuti in quei momenti da colleghi, addetti ai lavori e appassionati, col cuore in gola. A distanza di quasi cinque mesi dal grande spavento, quattro mesi e sedici giorni per l’esattezza, lo scorso week-end è tornato finalmente in pista per una tripla giornata di test al Ricardo Tormo in quel di Valencia, in Spagna. Un’occasione utile per togliersi la ruggine di dosso, riassaporare l’adrenalina dell’alta velocità ed approcciarsi alla stagione 2023.

Il ritorno di Pusceddu

“Avevo rinfilato tuta e casco già in un paio di uscite con degli amici sul finire del 2022, anche se questo è stato a tutti gli effetti il primo vero test dopo il fattaccio - ha affermato Emanuele Pusceddu, dai trascorsi in European Junior Cup ed Europeo Superstock 1000 - sono arrivato a Valencia preparato e carico, girando in sella ad una Yamaha R6 stock di J-Angel Racing Team, molto simile a quella dello scorso anno. Ci siamo concentrati soprattutto sulla distanza di gara, avevo bisogno di ritrovare il giusto ritmo. In pratica uscivo dal box e non rientravo più (scherza, ndr)”.

Le sensazioni

“In realtà non ho avvertito differenze particolari, mi è sembrato tutto così usuale e familiare - ha proseguito - noi piloti non guardiamo troppo al nostro stato d’animo in seguito ad incidenti del genere, ci interessa soltanto tornare in pista il prima possibile! Sono stato competitivo pur non avendo spinto in modo eccessivo e questo mi rende molto soddisfatto. Ai test ha preso parte anche Roberto Mercandelli (suo abituale avversario al CIV, ndr) e il divario tra noi nei tempi sul giro è stato minimo. Un motivo in più per essere felici”.

Emanuele Pusceddu insieme a Luca Vitali durante i test di Valencia

L’episodio del Mugello

“È successo tutto molto in fretta. Stavamo percorrendo il primo giro quando all’improvviso un pilota, a sua volta rimasto coinvolto in un altro contatto, mi ha preso in pieno lo sterzo facendomi ruzzolare nella ghiaia. Un semplice incidente di gara, normale quando si è così ravvicinati nelle prime battute di gara. Purtroppo, sul momento ho perso conoscenza e mi sono risvegliato il giorno successivo in ospedale. Si è trattato di un infortunio come tanti altri nel corso della mia carriera, forse il meno doloroso. Sono rimasto dispiaciuto semmai per lo spavento recato a team, famiglia e amici. Non smetterò mai di ringraziarli abbastanza per il sostegno ricevuto in quelle settimane”.

Il percorso di recupero

“Di fatto ho iniziato subito a lavorare una volta dimesso dall’ospedale. Non mi è mai passato per la mente di smettere, in cuore mio infatti speravo e puntavo a correre già a Imola ad ottobre per l’ultimo round del 2022 - ha ammesso - con il team tuttavia ci siamo confrontati e di comune accordo abbiamo deciso di non accelerare i tempi di recupero. Seppur più lievi, anche in passato ho subito infortuni che hanno richiesto una maggiore attenzione. Mi sono preso un mesetto di relax per ricaricare le batterie come faccio solitamente e poi sono ripartito con la preparazione in vista di questa stagione”.

Programmi 2023

L’incidente è soltanto un brutto ricordo e Pusceddu pensa già alla prossima stagione: Se un pilota si fa condizionare da certi avvenimenti, allora vuol dire che è giunto il momento di appendere il casco al chiodo. Io all’opposto non vedo l’ora di trovarmi a Misano per la prima gara del CIV Supersport in cui sarò di nuovo al via con J-Angel Racing Team, questa volta però su una R6 Next Generation. Insieme abbiamo centrato grandi risultati nel National Trophy, mentre nel 2022 ci siamo tolti delle belle soddisfazioni nella classe 600 CIV, seppur con un progetto partito in ritardo per il mancato utilizzo della Triumph (QUI i dettagli). Marco Giovannangelo e i suoi sono la mia seconda famiglia. Al contempo farò da coach ad alcuni piloti nel contesto della Coppa Italia Velocità, questo week-end partirò ancora alla volta della Spagna per seguire i loro primi test del nuovo anno”.

Sogno nel cassetto

Tutta la vita è una successione di sogni e Pusceddu non nasconde le proprie ambizioni: Mi piacerebbe disputare una wild card nel Mondiale Supersport 2023. Se non in Italia, mi accontenterei anche di una tappa all’estero (ride, ndr). Ci stiamo lavorando…”.

Photo credit: Photoemotions e Rosso Corsa

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