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Acosta: “Per salire in MotoGP conta più essere pronti che vincere la Moto2”

Il talento spagnolo si prepara per la sua seconda stagione nella classe di mezzo, iniziando a pensare al suo futuro in Top Class: “In MotoGP le decisioni vengono prese prima. Se si sente di aver acquisito la padronanza di una categoria, perché non fare il passo?”

MotoGP: Acosta: “Per salire in MotoGP conta più essere pronti che vincere la Moto2”

Ancor prima di aver disputato la sua prima gara in MotoGP, il Campione del Mondo della Moto2 Augusto Fernandez sente già premere sulle sue spalle la pressione dell’ex compagno di squadra, Pedro Acosta, che sembra destinato a salire in Top Class nel 2024, dopo due anni nella classe di mezzo. Seppure il primo anno in Moto2 sia iniziato in sordina, il Campione del Mondo della Moto3 2021 è stato autore di una stagione in crescendo, che lo ha visto salire sul gradino più alto del podio nell’ultima gara in Australia, conquistando il titolo di Rookie of the Year con 177 punti e tre vittorie.

Un ruolino di marcia che pone Acosta nell’ampia cerchia dei contendenti al titolo di questa stagione, che vedrà schierarsi ai nastri di partenza anche Guevara, Foggia e Garcia. I tre protagonisti della lotta iridata 2022, nella classe leggera.

“Le dita di una mano non bastano per elencare tutti coloro che possono vincere delle gare. Ecco perché penso che sia meglio fare le cose con calma. Ho imparato che bisogna concentrarsi su se stessi e dimenticare un po' quello che hanno fatto gli altri. Perché, forse, il pilota che ha fatto registrare il tempo record nella prima sessione di prove non sarà in testa alla gara di domenica” ha commentato il 18enne, in una lunga intervista rilasciata a Speedweek.

Sotto la guida di Aki Ajo, Pedrito ha dimostrato di essere cresciuto come persona e come pilota, abbracciando una nuova filosofia: “In passato, essere superato mi spingeva a dare il tutto per tutto. Ora, dopo tutti gli errori dell'anno scorso, faccio un bel respiro e mi dico: ‘Stai calmo, stai calmo...’. Se la tua mente si scalda troppo finisci per commettere un errore, è sempre così. Vale anche nella vita di tutti i giorni. Quando si è calmi, si prendono decisioni migliori”.

Tra le scelte più importanti che si troverà a prendere Acosta c’è sicuramente quella del passaggio in MotoGP. Una strada che lo spagnolo potrebbe decidere di percorrere anche se non dovesse laurearsi campione della Moto2.

“Dipende da alcune cose. In MotoGP va sempre tutto più veloce e le decisioni sul futuro vengono prese prima. Si vedono contratti firmati prima della pausa estiva - ha spiegato lo spagnolo - Quindi può succedere che non sembri pronto prima dell'estate, ma poi faccia uno o due passi avanti nella seconda metà della stagione. Se si guarda ad Ai Ogura, per esempio, ha finito per lottare per il titolo fino all'ultima gara... Se si sente di aver acquisito la padronanza di una categoria e ci si sente pronti, allora perché non fare il passo? Penso che sia più importante essere pronti che vincere il titolo”.

Le sensazioni in sella saranno determinanti per indicare la giusta via a Pedrito, che ha preso con sportività la cancellazione del suo test sulla RC16, previsto per lo scorso novembre: “Non mi sono arrabbiato, non mi interessava. Il mio obiettivo ora è la Moto2 - ha chiosato il pilota del team Ajo - Ero a Jerez per provare altre cose. Per me era più importante passare le giornate con la squadra. Ho trascorso 18 anni della mia vita senza una MotoGP, non credo sia un problema aspettare ancora un po'. Le cose belle richiedono tempo!”.

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