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MotoGP, Guidotti: “Difficile per Miller sulla KTM, ma è meglio prendersi rischi"

VIDEO - “Era più importante cambiare che continuare con piloti che conoscevano solo la KTM. Per noi è importante che Pedrosa disputi una wild card. Ha ancora voglia di mettersi in gioco e Folger dovrà seguire le sue orme”

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A Sepang sono inziati i lavori in pista, in una prima giornata di Shakedown complicata dall’arrivo della pioggia, che ha fatto il suo arrivo sul circuito malese ben prima del previsto. Una complicazione che ha parzialmente rovinato i piani del team del team KTM, che con il collaudatore Dani Pedrosa sta cominciando a definire il pacchetto con cui inizieranno la stagione i quattro piloti della casa austriaca. “Sapevamo che sarebbe iniziato a piovere, ma non ci aspettavamo che la pioggia sarebbe arrivata così presto - ci ha confidato Francesco Guidotti in una chiacchierata in esclusiva - abbiamo iniziato giusto a fare lo Shakedown delle moto e una prima uscita con una piccola comparativa, ma praticamente poco e niente”.

Siete qui con il nuovo tester Jonas Jolger e Dani Pedrosa, che quest’anno tornerà a disputare una wild card nel GP di Spagna.
“Dani è un senatore, Jonas proviamo a farlo crescere in questo ruolo importante e delicato. Per ora abbiamo Dani, che sappiamo ha ancora voglia, ma non sappiamo per quanto (ride). È una gran bella cosa che abbia ancora voglia di rimettersi in gioco e di fare una wild card perché abbiamo anche noi necessità di muovere il test team e dare una gratificazione ai tecnici e ai meccanici che svolgono questo lavoro dietro le quinte. È sempre importante per loro toccare con mano quello che è il ritmo delle gare e di provare in condizioni che poi saranno quelle vere. Folger dovrà seguire un po’ le orme di Dani, anche con questo approccio e questa voglia di mettersi in gioco. Però dovrà anche prima avere la possibilità di prendere le misure di questa moto, che ho completamente diversa da tutto quello che c’è sul mercato”.

C’è la possibilità che anche Folger possa disputare qualche wild card?
“È ancora giovane, quindi potremo avere con lui una bella prospettiva. Prima di metterlo in pista insieme agli altri bisogna che raggiunga il livello da solo. È sempre più difficile perché le possibilità di provare sono sempre meno e le condizioni in cui si prova sono sempre più restrittive, perché con 40 gomme in meno rispetto agli anni passati è un paletto in più nella possibilità di crescere i piloti in questo ruolo. Un’altra difficoltà in più da affrontare”.

Pedrosa non è la prima volta che gira senza trasponder, è una scelta sua?
“È una cosa sua. Un po’ un retaggio della vecchia scuola, dove nei test si tendeva un po’ a nascondere le cose. Lui è più tranquillo così e l’importante è che noi abbiamo dei riferimenti. Poi se abbiamo voglia di dire in quanto ha girato lo diciamo, se lui ha voglia di dirlo lo dice. I cronometri li possono usare tutti (ride). Non so se tutti hanno usato sempre il trasponder, perché poi c’è chi gioca un po’ e lo toglie. Lascia un po’ il tempo che trova, poi arrivano le gare che sono quello che contano e lì i tempi ci sono e i risultati sono quelli della classifica”.

Com’è la KTM che vedremo in mano a Jack Miller e Brad Binder? È cambiata tanto rispetto allo scorso anno?
“È cambiata abbastanza. Abbiamo fatto diversi lavori in tutti i comparti, quindi ci aspettiamo un miglioramento abbastanza deciso. Poi tocca sempre vedere cosa hanno fatto gli altri, quindi il confronto è più con gli altri che tra la nostra vecchia e nuova moto. Abbiamo lavorato tanto, ci siamo impegnati molto e siamo qui in attesa di poter provare un po’ di cose per dare ai piloti un pacchetto che sarà la base per la stagione, perché poi non c’è ancora tanto tempo per poterci mettere mano. Qui con Dani l’obiettivo principale è quello di definire un pacchetto di partenza. Poi, nei tre giorni avremo modo di fare altre verifiche, ma vorremmo mettere dei punti fermi già da martedì sera”.

Avete cambiato tre piloti su quattro. Augusto Fernandez è un debuttante. Pol Espargaró ritorna in KTM, mentre Jack ha fatto un giornata a Valencia e poi si ritroverà nella mischia, dopo soli cinque giorni di test. La vedi tanto difficile per lui in questo momento?
“Abbastanza. Si sa che a passare da una moto all’altra perdi degli autonomatismi che a questo ritmo e a questa velocità contano tantissimo. Abbiamo visto che a Valencia che si è adattato abbastanza velocemente e in un brevissimo lasso di tempo è riuscito ad arrivare a dei tempi abbastanza interessanti. Siamo riusciti a dargli una moto che a ogni uscita aveva un po’ più in mano. Sapevamo che c’era questo scoglio da affrontare, ma era troppo importante prendersi questo rischio piuttosto che continuare con piloti che conoscevano solo la nostre moto. Ci aspettiamo delle difficoltà, ma era inevitabile prendere questi rischi”.

Sei pronto per la sfida con Miller sulla KTM da cross, visto che anche tu sei un crossista?
“No, sto invecchiando e sto anche invecchiando male, quindi è meglio che queste sfide le lascio perdere (ride)”.

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