Tu sei qui

Rossi: "Dal simulatore alla realtà, Bathurst è un tracciato mitico!"

"E' sempre stata una delle mie piste preferite, ci ho girato tantissimo prima con la Playstation e poi con IRacing. Qui Burgess correva in moto negli anni 70', devi mantenere del margine o finisci nel muro"

Iscriviti al nostro canale YouTube

Valentino Rossi è sceso in pista sul mitico tracciato di Bathurst per le prime prove libere in vista della 12 Ore a cui parteciperà con il Team WRT a bordo della sua BMW M4. Come ogni bravo sim racer, Rossi aveva speso ore ed ore al simulatore su uno dei tracciati più iconici del panorama internazionale, una pista con una configurazione molto particolare. Per chi non la conoscesse, la pista di Mount Panorama è un tracciato di oltre 6 chilometri che offre un layout davvero particolare. 

Dopo la linea di partenza c'è una veloce curva a sinistra che immette su un lunghissimo rettilineo al termine del quale inizia una vera e propria arrampicata sulla montagna. Il tratto di tracciato Mountain è rappresentato da una serie di curve medio lente e veloci che si alternano in salita, per poi lanciare le vetture in una discesa impressionante interrotta da chicane velocissime e da spazi di fuga praticamente inesistenti. I muretti baciano letteralmente l'asfalto ed un errore significa automaticamente andare a muro. Al termine della discesa il tracciato torna 'normale', con un secondo lungo rettilineo che porta alla velocissima sezione finale che si chiude con una secca curva a sinistra che immette nuovamente sul rettilineo di partenza.

Non si tratta dunque di una pista facile, serve tecnica ed esperienza per andare veloci qui e Rossi ieri ha dimostrato di averne a sufficienza pere ben figurare. E' stato il migliore della seconda sessione di libere su quattro fermando il cronometro in 2'05'44. Al termine della giornata il miglior tempo per la sua squadra l'ha segnato Augusto Farfus, che ha fermato il cronometro in 2'05'28, ovvero il 12° tempo in classifica generale, dove in testa c'è la Mercedes-AMG GT3 del GruppeM Racing con Maro Engel, Mikael Grenier e Raffaele Marciello.

Al termine delle libere Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media, tra cui i colleghi di Motorsport.com.

"Già prima di sapere che avrei corso qui, ho sempre giocato al simulatore con Mount Panorama. Essere qui a Mount Panorama dopo 20 anni di gare al simulatore è un'emozione, quando vedi la pista per la prima volta. È uno dei tracciati mitici, quindi dalla Playstation a iRacing ora, ci faccio sempre un sacco di giri. La pista è davvero impressionante, è qualcosa di diverso. Mi sento bene con la macchina, ho un buon feeling e ho una buona aderenza e posso spingere. È molto difficile, molto tecnico, ma anche molto divertente quando si guida. Si tratta di due tracciati diversi: è una pista normale da una parte, mentre la montagna è diversa. Ogni giro si cerca di aumentare la velocità, ma i muri sono lì. Mi tengo sempre a cinque centimetri almeno, bisogna avere un po' di margine perché se si commette un errore è un grosso problema".

Rossi ha potuto parlare della pista con il mitico Jeremy Burgess, che qui aveva corso in moto. 
"Jerry Burgess e Gary Coleman, i miei ragazzi del team MotoGP, hanno corso qui negli anni Settanta e Ottanta. Con la moto hai bisogno di più spazio, più area di fuga. Se si commette un errore è un grosso problema. Per me è meglio con le auto. Penso che questo tracciato non sia molto diverso da Phillip Island dove c'è molto spazio e non ci sono muri, ma il disegno è simile. Qui c'è molta adrenalina quando si guida, ma anche perché bisogna fare tutto bene senza commettere errori. Con la moto sei all'esterno e quindi senti di più la velocità". 


Articoli che potrebbero interessarti