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43, 55 e 26. Non sono i numeri di gara di questi tre signori - li avete riconosciuti? - che nei giorni scorsi si sono incontrati per una pistata sul circuito di Portimao. Sono gli anni. E se per il (relativamente) giovane Francesco Bagnaia si tratta di una seduta di allenamento alla guida di una Ducati Panigale V4S, prima di guidare sull'asfalto torrido di Sepang, dal 10 al 12 febbraio, per gli altri due, come dicevamo, è un divertimento. Un trackday.
Per il 43enne, ora pilota d'auto con BMW, Valentino Rossi è un modo per tenersi in allenamento. Allenare l'occhio e i riflessi alla velocità. Per Alex Gramigni, quasi 55enne, divertimento puro. Anche se Alex, campione del mondo della 125 con Aprilia nel 1992 è anche lavoro. La sua OLD SCHOOL va alla grande, così come i lavori di collaudo per Pirelli e Yamaha.
Tre amici: dunque cosa c'è di più bello per tre appassionati di velocità che ritrovarsi assieme per una sgazzata su un circuito meraviglioso come quello di Portimao?
4.684 metri, 16 curve, con saliscendi ed un rettilineo lunghissimo. Tempo record sul giro 1'39"435 di Fabio Quartararo. Ma i tre non erano lì a caccia del tempo, anche se il tempo sul giro poi è sempre il metro di paragone del divertimento per chi, come loro, è colpito dalla malattia che gli americani chiamano the need for speed.
Ecco dunque spuntare dal web uno screenshot con qualche tempo. Sono quelli definitivi al termine della giornata? Non lo sappiamo. Certo è che non andavano piano, tenendo conto che tutti erano alla guida di supersportive di serie. E questo induce anche ad una riflessione: ma quanto forte vanno le varie supersportive di oggi se sono capaci di girare a tre secondi e mezzo da una MotoGP?
