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SBK, Rea: “Non abbiamo la bacchetta magica per la potenza del motore”

“Dobbiamo lavorare su altre aree, perché sappiamo qual è la nostra situazione in rettilineo. Oggi potevo fare il tempo, ma non era quella la mia priorità”

SBK: Rea: “Non abbiamo la bacchetta magica per la potenza del motore”

Johnny Rea ha archiviato la seconda giornata di test a soli 83 millesimi dalla super prestazione realizzata da Toprak Razgatlioglu. Da parte del portacolori Kawasaki c’è grande consapevolezza per quanto fatto in occasione dell’uscita andalusa, considerando tra l’altro la mole di lavoro da affrontare.

Ovviamente la strada da seguire è ancora lunga, visto soprattutto quanto fatto da Alvaro Bautista sul passo gara. Johnny è comunque tranquillo, perché la situazione sembra essere sotto controllo.  

“Non abbiamo utilizzato tutto il materiale a nostro disposizione – ha esordito – la nostra priorità era infatti quella di conoscere e trovare il giusto amalgama con tutti i nuovi componenti del team. Sono stato piacevolmente sorpreso dalle idee che ha portato il nuovo elettronico. In Kawasaki eravamo forse legati da tempo a determinati aspetti e il fatto di aprirsi a nuove dinamiche è molto interessante. Abbiamo infatti compiuto diversi passi avanti, lavorando sulle sospensioni, così come il bilanciamento e l’elettronica. C’è poi stato un lavoro di comparazione tra le due moto a disposizione e alla fine siamo riusciti a confermare quanto svolto”.

C’è poi il tema gomme.
“Avevamo due gomme di sviluppo all’anteriore e con una di queste non ho trovato la giusta fiducia. La seconda soluzione invece ha dato ottimi riscontri, mentre la posteriore di sviluppo non l’ho provata. Vedremo eventualmente a Portimao”.

Johnny traccia poi un’analisi degli attuali valori in campo.
“L’asticella si è sicuramente alzata, dato che quest’anno ci sono piloti molto forti e competitivi. Nel finale potevo fare i tempo, ma quella non era la mia priorità. La priorità era infatti quella di capire i progressi in sella alla moto, ma soprattutto la gestione in ottica gara dall’inizio fino alla fine, dato che lo scorso anno soffrivo molto nella seconda parte”.

Infine una battuta sulla squadra.
“In passato il team era per certi versi diviso, dato che c’erano due piloti che lavoravano seguendo direzioni diverse. Da quando è arrivato Alex siamo riusciti a trovare grande alchimia e compattezza. Sappiamo che c’è molto lavoro da fare e non abbiamo la bacchetta magica per quanto riguarda la potenza del motore in rettilineo. Possiamo però lavorare su altre aree in modo da poter compiere passi avanti e migliorare la moto. Adesso andremo a Portimao, dove l’obiettivo sarà quello di progredire confermando quanto svolto qua a Jerez”.


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