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SBK, Rea: “Potrei pesare come Bautista solo se mi tagliassi una gamba”

Johnny scherza: "La mia Kawasaki ha gli stessi cavalli della Ducati di Pirro nel Civ”. La Ducati si candida come squadra da battere sia in MotoGP che in Superbike. Petrucci: "dovrò abituarmi alle Pirelli". Vierge: “Io e Lecuona possiamo fare un passo avanti”

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È stata ricca di ospiti la puntata del nostro Bar Sport, che si è svolta a cavallo tra la presentazione Ducati a Madonna di Campiglio e i test a Jerez della Superbike. E proprio la Casa di Borgo Panigale, detentrice dei titoli in entrambi i campionati è stata uno dei punti cardine della nostra diretta, che ha visto intervenire Michele Pirro; Danilo Petrucci; Jonathan Rea; Xavi Vierge; Lorenzo Baldassarri e l’immancabile Carlo Pernat.

Tra i piloti più attesi della due giorni andalusa, che scatterà alle 10 di questo mercoledì 25 gennaio, ci sarà senza ombra dubbio Danilo Petrucci, alla sua prima uscita da alfiere del team Barni. Dopo l’avventura alla Dakar e nel MotoAmerica, il ternano è pronto ad affrontare questa nuova sfida con la squadra capitanata da Marco Barnabò, che gli metterà a disposizione l’ultimo modello della Panigale V4R, di cui ha già iniziato a prendere le misure. “Questa è la 2023. Io in America avevo quella dell’anno prima, la 2021. Questa è il massimo dell’evoluzione, ma non sono ancora riuscito a capire cosa cambia nel dettaglio” ci ha spiegato Danilo, che dovrà abituarsi alle gomme Pirelli, oltre a prendere confidenza con la nuova cavalcatura.

Rea: “Kawasaki si è mossa su diversi fronti. Dobbiamo capire a che livello siamo”

Dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere nel 2022, la Ducati punta a un nuovo en plein nel Mondiale Superbike, ma la concorrenza è pronta a darle del filo da torcere.“Tutti migliorano in inverno. Questo sarà il primo test in cui saremo tutti insieme, quindi sarà bello vedere a che livello siamo, perché abbiamo apportato alcune modifiche alla nostra moto. In più Phillip Island è molto vicina, quindi non mancherà molto alla ripresa delle gare” ha affermato Jonathan Rea, che ha lavorato alacremente con la sua squadra, per rendere più competitiva la ZX-10RR. 

“Chiaramente, non posso dire a cosa stiamo lavorando, ma Kawasaki si è mossa in diverse direzioni. La scorsa stagione è stata molto difficile. Soprattutto in confronto a Bautista, che è molto minuto - ha continuato il Cannibale - Non avevamo notato queste grandissime differenze quando Scott (Redding) era sulla Ducati, ma per Alvaro è davvero semplice superare... Per quanto ci riguarda, abbiamo cercato di intervenire un po’ in quest'area. Ovviamente, non peserò mai 66 kg in tuta, a meno che mi tagli una gamba. In questo inverno ho perso 1,5 kg e abbiamo fatto qualche cambiamento nel team, lavorando sodo dal punto di vista tecnico, quindi sta andando tutto nel verso giusto. Dobbiamo solo comportarci bene. Anch’io dovrò migliorare, perché l’anno scorso ho fatto troppi errori. Alvaro e la Ducati sono stati lo standard di riferimento nella passata stagione. Dobbiamo progredire”.

Ma è Bautista a essere il pilota da sconfiggere, o la Ducati a essere la moto da battere? “È il pacchetto. Da Chaz Davies non c’è stato nessuno che abbia vinto con costanza in sella alla Ducati, fino all’arrivo di Alvaro. Forse, un po’ Scott ma neanche troppo. (Alvaro) è un pilota abbastanza esperto e il pacchetto tra lui e la moto funziona bene” ha chiosato il sei volte iridato, poi autore con Michele Pirro di un simpatico siparietto. “Johnny, per favore, vai più piano” ha chiesto a Rea il collaudatore pugliese, che si è prontamente sentito rispondere: “Hey, questa è colpa tua che l’hai sviluppata. Non dovresti andare in vacanza?”.

Tempo di regolare i conti tra i due in un Round del CIV SBK? “No. Mai. Le persone pensano che il livello sia più basso nei campionati nazionali, ma non lo è. Ci trovi dei veri animali, che vogliono essere competitivi” ha messo subito in chiaro nordirlandese, ragguagliato da Pirro sul fatto che “la moto è completamente diversa da quella del Mondiale, è una stock”. “Ma la Ducati stock ha la stessa potenza della mia Kawasaki! Scherzavo, eh. Non so che potenza abbia” ha controbattuto l’alfiere della Casa giapponese, declinando un invito a salire sulla Ducati con un sorriso condito da un diplomatico: “sono felice in verde, mi sta molto bene”.

Vierge: “In Honda stiamo andando nella giusta direzione”

Kawasaki e Yamaha non sono però le uniche squadre che vorrebbero spodestare la Ducati. Anche in Honda fervono i lavori, come conferma Xavi Vierge: “Pirro sta sicuramente facendo un ottimo lavoro. L’abbiamo visto l’anno scorso: tutte le Ducati andavano fortissimo, ma siamo qua per lavorare e tentare di prenderle - ha affermato lo spagnolo - Honda sta lavorando fortissimo e l’anno scorso abbiamo visto che la nostra competitività dipende dalla pista. Su alcune eravamo forti, mentre altre erano più difficili per noi, ma penso che in questa stagione potremo migliorare. Per me e Iker sarà il secondo anno nella categoria, quindi sono sicuro che potremo fare un passo avanti. Vedremo se sarà sufficiente o meno, ma sono certo che stiamo andando nella direzione giusta”.

Un percorso che punta verso un netto cambio di passo tanto in Superbike quanto in MotoGP, dove l’ex tecnico Suzuki Ken Kawahuci, giunto a Jerez al seguito del test team, è pronto a subentrare a Takeo Yokohama in veste di direttore tecnico.

Ma dalla Ducati cosa ci sarà da aspettarsi nei test a Sepang? “Ci sono delle cose che dobbiamo confermare - ci ha anticipato Pirro - Non vogliamo e non possiamo ripetere l’errore dell’anno scorso, poiché sarà un Mondiale molto difficile, perché con 42 gare, con la sprint race al sabato, non ci si può permettere di partire non con delle certezze. Siccome abbiamo la conferma che la moto ha vinto tantissimo l’anno scorso e ha monopolizzato le Qualifiche, siamo nella situazione in cui dobbiamo trovare qualcosa di migliorativo. Ci sono delle cose importanti, che non sono visibili, ma riusciranno a farci fare un po’ di differenza. E altre, visibili, che dobbiamo comunque confermare nei test”.

Non resta dunque che attendere l’inizio dell’azione in pista, per capire quanto sarà ampio il margine della Ducati in questo 2023.


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