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Ducati: la forza dei numeri 1, la sfida di Bagnaia e Bautista a MotoGP e SBK

La Casa bolognese ha presentato a Madonna di Campiglio le formazioni per i due campionati, in cui schiererà i Campioni del Mondo Bagnaia e Bautista, supportati da Bastianini e Rinaldi, per andare a caccia della riconferma

MotoGP: Ducati: la forza dei numeri 1, la sfida di Bagnaia e Bautista a MotoGP e SBK

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Riparte da Madonna di Campiglio la caccia ai titoli della Ducati, dominatrice 2022 di MotoGP e Superbike. Per per questo, sull’onda delle celebrazioni per l’en plein, la Casa di Borgo Panigale ha deciso di realizzare una presentazione congiunta, per svelare, da un lato, le due Desmodesici GP di Ena Bastianini e Francesco Bagnaia e dall’altro, le Panigale V4R del  team Aruba.it Racing - Ducati  affidate ad Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi.

“Parliamo di un 2022 davvero importante. Campiglio è un posto splendido a cui sono molto legato e in cui si può parlare di tecnica, di passione e di bellezza insieme. Veniamo da un anno straordinario, in cui siamo usciti ad avere i Campioni, nel senso che per la prima volta nella storia dell’azienda a portare a casa un risultato eccezionale: conquistare il Mondiale Piloti in MotoGP e in Superbike, ma non solo. Anche i titoli team e a squadre – ha spiegato l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali, nel corso della presentazione - Un en plein pazzesco, per questo abbiamo pensato di realizzare la presentazione insieme. Un anno eccezionale, non solo per la parte sportiva ma anche per le vendite, dove abbiamo superato il numero di 60.000 moto, che è un unicum per la nostra azienda. Un anno ottimo anche dal punto di vista della qualità, che ci permette di proiettarci in questo 2023 come un’azienda solida. Abbiamo cominciato in Superbike, ma siamo diventati un’azienda che sta crescendo e si sta ampliando per il futuro. Una marca per cui si parla spesso di amore e che ci piace pensare non sia solo tecnologia e qualità, ma anche passione e divertimento. Un’azienda che non può esimersi dal pensare al futuro Questo sarà il primo anno in cui saremo impegnati anche in MotoE, lavorando alacremente per un futuro in cui le corse avranno sempre un posto speciale”.

Ripetersi non sarà un’impresa semplice, ma la Ducati è pronta: “Sicuramente è una sfida molto difficile. Lo dicono anche le statistiche che sono davvero pochi i piloti che sono riusciti a ripetersi nella stagione successiva e anche le squadre ovviamente, anche se un po’ di più. Ma a noi le sfide piacciono e siamo qui per questo – ha chiosato Gigi Dall’Igna - È vero che Ducati ha introdotto tantissime novità sulla moto, tanto da cambiare anche la tecnica della MotoGP ,ma erano anni in cui dovevamo rincorrere e prenderci dei rischi. L’anno scorso però ci ha insegnato qualcosa, quindi non sarà una delusione se nel corso dei test dovremo scartare qualche idea che sulla carta avrebbe potuto portarci qualche miglioramento”. 

Il team in Rosso fa sul serio anche tra le derivate di serie: “Dal lato Superbike, Ducati presenterà un Model Year completamente diverso della Panigale V4R. Quindi, sfrutteremo tutte le novità, soprattutto motoristiche, che questo nuovo modello - ha aggiunto  il Direttore Generale - Mi aspetto un aumento delle prestazioni importante e dell’affidabilità, per sfruttare al meglio uno dei nostri punti di forza”.

A cercare l’impresa, ancora una volta, saranno i due Campioni del Mondo, Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista, supportati dai rispettivi compagni di squadra Enea Bastianini e Michael Ruben Rinaldi.

“L’emozione è tanta, veramente forte. Credo che il 2022 sia stata una delle mie stagioni migliori, con 4 vittorie. Ci sono tutte le carte in regola per fare bene, ma bisogna anche divertirsi. Daremo il 100% - ha affermato BastianiniSarà un campionato veramente tosto, in cui sarà importante mantenere la costanza. Credo che la Sprint Race sarà importante per aiutarmi a crescere, perché all’inizio sono un po’ un diesel”.

Emozionato anche Bagnaia, che nel 2023 sfoggerà il numero 1 sulla sua Desmosedici:“Ho scelto il numero durante lo shooting e sono contento - ha spiegato Pecco - Li ho mischiati, così il 63 rimane. Però ho ragionato sul fatto che è tanto che non si vede più l’1 in MotoGP e ho sempre ammirato chi ci correva. L’1 rappresenta chi sei e secondo me era giusto rendere omaggio a quello che è stato l’anno scorso”.

Stesso numero che Bautista porterà in SBK: “Ho chiesto a mia figlia se preferiva l’1 o il 19, ma continuava a cambiare idea. Io avevo in mente di continuare a usare il 19, fino a che non ho visto per la prima volta il numero 1. Per me sarà una grande motivazione cercare di difenderlo – ha chiosato il campione spagnolo - L’ho scelto con l’aiuto di mia figlia, che ha tre anni e continuava a dire che il numero di papà era l’1 con il 19. Allora ho scelto l’1 con un 19 piccolino, per fare un omaggio a lei”.

Una pressione positiva anche per Rinaldi, che cercherà di riscattare un anno opaco dando del filo da torcere al suo compagno di team: “Il campionato di SBK è diventato di livello sempre più alto e a me è mancata un po’ di velocità, ma questo non significa che il mio obiettivo cambi: sto lavorando per lottare per il titolo con Alvaro - ha chiosato Michael - Spero che Ducati possa lottare con due punte per i campionati, poi vedremo alla fine chi la spunterà. Avere il pacchetto più competitivo non è una pressione, ma una spinta. Vedere di fianco a te la moto con il numero 1 ti dà una bella carica”.

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