Tu sei qui

MotoGP, Bagnaia: "Essere campione non mi basta, come Rossi e Marquez voglio ripetermi"

"Ho imparato dai miei errori, la Ducati GP23 non sarà una rivoluzione e potrò iniziare bene. Bastianini? Come dice lui, è un bastardo! Scherzi a parte, è un ragazzo intelligente e la nostra rivalità è stata creata dall'esterno" IL VIDEO DEL MEDIA SCRUM (ENG)

Iscriviti al nostro canale YouTube

La neve scende fitta dietro i vetri, ma a Bagnaia basta guardare la sua Ducati con il numero 1 sul cupolino per scaldarsi. Dopo la girandola di emozioni che lo hanno accompagnato da Valencia in poi, Pecco sembra ora più consapevole di quello che ha fatto, come di quanto sarà complicato riconfermarsi. Tolto questo, sembra il ragazzo di sempre, educato e disponibile, ben lontano nella vita di tutti i giorni da come appare in pista.

Pecco, non è cambiato nulla ora che sei campione del mondo?
In termini di routine nulla, ma l’apprezzamento che ricevo è diverso. Sento i tifosi più vicini a me ed è bello, me la sona goduta. Devi essere contento della popolarità, ma non devi concentrarti troppo su di essa. Io voglio continuare a essere la persona che sono. Per tornare alla domanda, non mi sento cambiato, semmai più completo, con una consapevolezza diversa, ma sono sempre io”.

A volte gli impegni non sono troppi?
Ci sono volte che mi sento in difficoltà, ma poi penso di essere un privilegiato che fa quello che gli piace e tutto viene di conseguenza. La vicinanza con pubblico è positiva e vedo solo il lato migliore della medaglia, devi rispettare le persone che tifano per te”.

Come parti in questa stagione?
Non devo fare l’errore di pensare di essere già campione e rilassarmi. Devo mantenere gli stessi approccio e mentalità di sempre, credo di avere che imparato la lezione dagli errori dello scorso anno. Anche la moto sarà vicina a quella dello scorso anno e penso potremo partire bene. Ci sarà un format diverso, ma ho  fiducia che, se lavoreremo bene, potremo stare davanti”.

Fra tutte, qual è stata la lezione più importante?
Non cadere (ride) Già nello scorso anno sono migliorato, ma ho perso tanti punti. Bisogna rimanere calmi e non farsi mai prendere dal nervosismo”.

"Ho massima fiducia in Dall'Igna: la GP23 non sarà una rivoluzione"

Quel passo falso a inizio 2022 sulla moto ha avuto conseguenze nei tuoi rapporti con Dall’Igna?
No, la mia fiducia in Gigi è massima, come quella nei confronti degli altri ingegneri. Era stata un po’ dura, perché la Desmoedici 2021 era una moto incredibile e quando avevo iniziato a lavorare con la nuova mi ero sentito un po’ perso. Così, avevo chiesto di fermarci e tornare un po’ alla vecchia moto, era subito andata meglio. Quest’anno non la GP23 non sarà una rivoluzione ma una evoluzione, quando l’ho provata a Valencia era già migliore della vecchia”.

Ti servirà, quest’anno tutti vorranno batterti.
Sarà difficile difendere il numero 1 ma sono qui per questo, non mi sento ancora soddisfatto. Voglio di più: continuare a lavorare e migliorarmi ogni gara e ogni anno. Ci proverò e, se farò tutto bene, so che potrò stare davanti”.

Nessun rimpianto ad avere cambiato numero?
Il 63 significa tanto per me e rimarrà sempre mio numero. Avrò l’1 sulla moto e lavagna, ma il 63 resterà nel box”.

"La rivalità con Bastianini? Montata dall'esterno"

In quello accanto, invece, ci sarà il 23 di Bastianini.
Con Miller era tutto impostato, mentre con Enea ripartiremo da zero. Le battaglie fra di noi dello scorso anno hanno fatto rumore, perché siamo due italiani e si cerca sempre il dualismo, ma è stato montato più dall’esterno, non è così. Certo, se Enea riuscisse a battermi sarei frustrato, ma succederebbe con ogni altro pilota. Bastianini è stato incredibile lo scorso anno, ha dimostrato di essere molto competitivo e di sapere lottare per vittoria anche quando è in difficoltà. Dovremo essere intelligenti per lavorare bene nel box, poi ognuno farà sua gara”.

Come descriveresti Bastianini?
Ci conosciamo dai tempi delle minimoto, da una vita. Come ha detto lui l’hanno scorso… è un bastardo! (ride). Scherzi a parte, Enea è un ragazzo intelligente e veloce, entrambi vogliamo la stessa cosa, quidi sarà una battaglia intensa ma dovremo essere intelligenti e mantenere il rispetto reciproco”.

Chi saranno i rivali più pericolosi quest’anno?
Sembra di fare appello scuola, perché tutti possono lottare per vincere. Credo che Marquez sarà al 100% e, se la Honda sarà competitiva, starà davanti, altrimenti sarà più difficile per lui. Ora in MotoGP è tutto difficile, altri avversari? Quartararo, Morbidelli, Enea, Oliveira con l’Aprilia sarà competitivo, come Binder con la KTM. L’obiettivo è difendere quello che ho fatto scorso anno e ci metterò tutte mie capacità per riuscirci”.

"Il pilota fa la differenza: guardate Marquez, Rossi e Stoner"

Parlavi di quanto sia fondamentale ormai una moto competitiva, quando differenza fa?
Grande differenza, però credo però che il pilota a sua volta possa farla sulla gestione delle gomme, in frenata e nel giro secco. È chiaro se guardiamo cosa è successo in passato: Marc è stato l’unico a vincere con la Honda,  lo stesso ha fatto Casey con la Ducati, mentre Valentino è stato davanti in ogni era. Il pilota può fare la differenza”.

La novità di quest’anno sarà la Sprint Race, ti sei allenato in modo diverso nell’inverno?
La mia preparazione è stata simile, ma ogni anno cambio qualcosa per ridurre i punti deboli e sono fortunato a potere lavorare con Carlo Casabianca. Credo che la Spint Race potrà fare una grande differenza nel fine settimana di gara e dovremo essere intelligenti per gestirla al meglio, ma finché non la fai non sai cosa accadrà. La consistenza è sempre una caratteristica di un campione, ma penso che la velocità sia più importante”.

Dal punto di vista tecnico, dove devi migliorare?
Sul bagnato sicuramente, è dove l’anno scorso faticato parecchio, poi sotto tutti punti di vista perché non si smette mai di capire. Il problema è che per farlo bisogna sbagliare (sorride). Ho bisogno di crescere, ho avuto un approccio molto particolare in MotoGP, sono passato da faticare a giocarmi il titolo, è successo tutto molto in fretta. Io sono una persona metodica, quindi ci metto tempo a fare mie le cose”.

Come ti senti?
Mi sento benissimo, come anche l’anno scorso, ma poi ho avuto un inizio complicato. So perfettamente che ho imparato e partirò da una situazione migliore e che difendere titolo è molto difficile, solo Marquez e Valentino ci sono riusciti in MotoGP. Bisognerà armarsi di tanta determinazione, ma io sono molto ambizioso”.

Il 2023 sarà anche l’anno del matrimonio con Domizia?
Dobbiamo fare le cose con calma, non penso riusciremo quest’anno. Nella pausa ci sarà il matrimonio di Luca Marini, a settembre siamo nel bel mezzo della stagione e non voglio sposarmi a dicembre col freddo. La prendiamo con calma, tanto non scappiamo via”.


Articoli che potrebbero interessarti