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MotoGP, Test Sepang: Yamaha nelle mani di Cal Crutchlow per la M1 di Quartararo

Al campione 38enne è affidato il primo collaudo delle novità nello shakedown in Malesia. sarà in pista per ben 4 giorni, nel mirino motore e aerodinamica che devono lavorare assieme per non mortificare l'aumento di potenza ottenuto da Marmorini

MotoGP: Test Sepang: Yamaha nelle mani di Cal Crutchlow per la M1 di Quartararo

Durante l’inverno si è parlato molto del gap che la Honda è chiamata a recuperare dalla concorrenza. La si è accusata, anche, di dipendere totalmente da Marc Marquez. In realtà probabilmente c’è una Casa più preoccupata della Honda: la Yamaha.

Non solo, infatti, la casa di Iwata ha perso il mondiale 2022 dopo aver raggiunto un vantaggio sulla Ducati di Bagnaia di ben 91 punti al Sachsenring, esattamente a metà campionato.

Un vantaggio dilapidato, peraltro, proprio perché Yamaha ha potuto contare solamente su Fabio, visti i problemi di Franco Morbidelli e l’assoluta inconsistenza del team satellite RNF, passato successivamente ad Aprilia.

Il risultato è che nel 2023 ci saranno solo due M1 in pista, con gli ingegneri di Iwata chiamati a recuperare lo svantaggio motoristico, ma non solo, senza avere alcun altro dato a disposizione di quelli del Diablo e di Franky.

E’ vero che la campagna acquisti ha portato all’arrivo di Luca Marmorini, ex motorista Ferrari per risolvere i problemi di potenza del quattro cilindri in linea, ma la concorrenza non è stata a guardare con la KTM che ha ingaggiato tecnici provenienti da Ducati e Red Bull F.1, per non parlare dell’Aprilia che ha rafforzato soprattutto l’area dell’aerodinamica ed è stata l’unica Casa, assieme alla Ducati, a fornire idee nuove in questo campo. Basti pensare alla parte bassa della carenatura e all’alettoncino sulla coda della RS-GP provato al Mugello che ha preceduto le pinne da stegosauro della Ducati.

Tutte innovazioni che poi la Yamaha ha introdotto successivamente per verificarne l’efficacia.

Già perché ormai in MotoGP, proprio grazie alle restrizioni operate in campo motoristico con il congelamento ed il numero dei propulsori ed aerodinamico, ogni dettaglio conta ed il risultato finale dipende dal funzionamento armonico di ogni componente.

Se l’aerodinamica infatti migliora l’aderenza in determinati frangenti, d’altro canto ‘mangia’ potenza. Per sfruttarla appieno dunque ha bisogno di cavalli ‘sacrificabili’ perché la resistenza all’avanzamento o coefficiente di penetrazione aerodinamica (indicata come Cx) a causa degli elementi alari è aumentato di molto rispetto alle carenature dei tempi di Kenny Roberts.

Non basta: più il Cx è basso, più facilmente la moto fenderà l’aria e di conseguenza minori saranno i consumi.
 

Crutchlow a Sepang assieme al nostro Carlo Pernat

Dunque la Yamaha, cercando di incrementare la potenza del motore, ma contemporaneamente cercando una forma aerodinamica più efficiente, vedrà da un lato una parte della potenza dissipata dalle appendici alari e dall’altra un aumento del consumo.

Non conoscendo i dati azzardiamo che possono essere state proprio queste problematiche a diminuire l’entusiasmo di Fabio Quartararo sull’efficienza del rinnovato motore dopo i test di Misano.

E questo senza contare che ogni innovazione ha bisogno di test accurati prima di essere deliberata, con tutte ciò che ne consegue. Ricordiamo il ritardo accumulato dalla Ducati proprio nel 2022 per la scelta della configurazione del motore, ma anche dell’abbassatore anteriore. O il problema della sostituzione delle valvole nella quale la Yamaha incappò nel 2020.

Insomma, se Sparta piange, Atene non ride. I test di Sepang sono alle porte. Forse per questo Yamaha sta cercando di tenere il più ‘coperto’ possibile lo shakedown iniziale. Al contrario di Ducati, che sembra non porterà novità consistenti nell’aerodinamica evitando di svelarle prima dei test di Portimao per non essere copiata, la Yamaha dovrà osare portando tutto il possibile. Non potendo peraltro contare su collaudatori particolarmente veloci, né successivamente di una seconda squadra per rilievi incrociati.

Per fortuna che in pista ci sarà quantomeno Cal Crutchlow: guiderà due dei tre giorni di shakedown e due dei tre giorni di test. Probabilmente il secondo e il terzo giorno di entrambe le prove. Un impegno non indifferente per l’ormai quasi 38enne pilota di Coventry, grande appassionato di ciclismo al punto di allenarsi con Mark Cavendish.

Cal recentemente ha detto che la Yamaha è diventata più aggressiva, sia nel senso dell’innovazione, il che va bene, ma anche in quello della guida.

“Yamaha mi ha dato molte cose da provare - ha aggiunto Crutchlow - La differenza tra quando ho iniziato con loro e ora è incredibile. C’è un sacco di gente in più ai test, ne ho contati 27. E’ un impegno enorme, ma è ciò di cui avevamo bisogno. Il nuovo motore ha incrementato la velocità, Fabio non sarà più superato così facilmente ma sono emersi nuovi problemi da risolvere”. Auguri.

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