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MotoGP, Cecchinelli: "dal 2024 carburanti non solo sintetici ma anche di origine bio"

La prossima sfida tecnica che attende gli ingegneri della MotoGP è quella dell’arrivo degli e-fuel, cioè i carburanti non di origine fossile quale è la benzina.

MotoGP: Cecchinelli: "dal 2024 carburanti non solo sintetici ma anche di origine bio"

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La prossima sfida tecnica che attende gli ingegneri della MotoGP è quella dell’arrivo degli e-fuel, cioè i carburanti sintetici, combustibili non di origine fossile quale è la benzina.

Secondo l’attuale regolamento, nel 2022 in tutte e tre le classi del motomondiale i motori dovranno bruciare carburanti che contengano almeno il 40% di combustibili sintetici per arrivare al 100% nel 2027. In realtà queste due affermazione che rimbalzano da un comunicato all'altro non sono del tutto corrette.

Tutti i costruttori si stanno preparando al cambiamento e recentemente KTM ha comunicato di aver scelto Mobil 1 come partner in questo percorso. L’azienda (che fa parte del gruppo ExxonMobil) si preoccuperà si sviluppare le nuove benzine per la RC16, oltre a fornire i lubrificanti.

Questo è sicuramente un argomento interessante e per tutti i petrolhead più condivisibile rispetto all'elettrico. Tutto ciò però va spiegato, e a farlo è stato Corrado Cecchinelli, direttore tecnologico della MotoGP,

"Cìò che prescrive il regolamento è che dal 2024 il 40% del carburante sia di origine non fossile, il che non equivale a dire che debba essere sintetico, essendo ben possibile soddisfare questo requisito con idrocarburi di origine bio (soluzione che, anzi, personalmente penso sarà prevalente, ma ciò non sarà noto). Il suddetto requisito viene tradotto in termini misurabili richiedendo che la frazione dell'isotopo 14 del carbonio sia superiore al 40% del contenuto totale di carbonio. In formula banale C14/C>0.4".

Insomma, banale, ma fino ad un certo punto.

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