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Baldassarri: “In Moto2 mi sentivo ridicolo, sono tornato a scuola, oggi corro in SBK”

L’INTERVISTA: “Nel 2021 pensavo fosse giunto il momento di lasciare, e sono tornato sui libri di scuola. Se non avessi continuato avrei scelto ingegneria aeronautica. Adesso arrivo in SBK, affronterò questa sfida con leggerezza anche se al primo test dovessi finire a 3 secondi da Toprak”

SBK: Baldassarri: “In Moto2 mi sentivo ridicolo, sono tornato a scuola, oggi corro in SBK”

Com’è  strana la vita a volte. Verrebbe proprio così se pensiamo a Lorenzo Baldassarri. Un anno fa il pilota marchigiano iniziava l’avventura in SSP con Evan Bros tra dubbi e interrogativi, adesso invece si ritrova pronto a debuttare in Superbike con il team GMT94 di Guyot.

Un’avventura nuova per entrambi, dove Lorenzo e la squadra francese puntano a muovere piccoli passi con l’intento di non ritrovarsi certamente recitare la parte di semplici spettatori nella classe regina delle derivate di serie, semmai progredire per giocarsela.

Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con lui in questa intervista.
“Ormai le vacanze invernali sono finite e dobbiamo riprendere ad allenarci – ha esordito – come tutti sanno mi aspetta la Superbike in questo 2023 e non vedo l’ora di partire per Jerez, dove svolgerò i primi test della stagione. Sarà un’avventura completamente nuova, servirà del tempo per trovare la giusta competitività, ma sono fiducioso”.

Quali sono le aspettative?
“Le aspettative sono quelle di partire facendo un passo alla volta. Non me ne frega nulla se a Jerez finirò a 3 secondi da Toprak al termine del primo giorno. L’obiettivo è infatti quello di fare piccoli step, perché sia io che la squadra siamo convinti di poter dire la nostra. Ovviamente il livello è altissimo, ma insieme possiamo tracciare una strada da seguire”.

Che idea ti sei fatto di Guyot e GMT94?
“Sono persone di grande esperienza con la passione per le due ruote e i lori risultati ottenuti nel tempo lo confermano. Quando ho parlato con Cristophe ho trovato una persona disponibile, estremamente competente, capace di ascoltarmi e con tanta passione per le moto. Per me è stato un vero piacere raccogliere questa nuova sfida e accettare la sua offerta”.

Saresti potuto rimanere un altro anno in SSP.
“Vero! Però la SBK non aspetta nessuna e allora eccomi qua. Se fossi rimasto un altro anno in SSP c’era il rischio di arenarsi, così ho preso la palla al balzo. Ringrazio ovviamente tutto il team Evan Bros, dato che sono state persone straordinarie e insieme abbiamo dato il massimo. Ci abbiamo provato a vincerlo il Mondiale, ma Aegerter è stato più veloce di noi”.

Sarà la SBK di più alto livello degli ultimi anni. Ti spaventa la cosa?
“Diciamo che oltre ai top arrivano dei rookie come Petrucci e Gardner che possono essere considerati veterani. L’asticella si alza tantissimo, ma io sono tranquillo e fiducioso di me stesso e delle mie qualità, perché possiamo fare bene. Non dobbiamo solo avere la frenesia di arrivare subito al risultato”.

Lorenzo: quanto è distante l’inizio del 2022?
“Molto. Arrivavo da un periodo complicato come il 2021, dove nella seconda parte di stagione mi sentivo ridicolo in Moto2. Più cercavo di impegnarmi e spingere, più facevo peggio. È stato un momento veramente triste e brutto, dove ho pensato anche di smettere. Infatti, proprio per questo motivo, ho deciso di tornare a scuola, completando il percorso di studi alle superiori e conseguendo la maturità. Volevo avere tra le mani un titolo di studio nel caso in cui avessi deciso di andare poi all’Università”.

Alla fine però hai vinto tu!
“Sì, ho vinto io e penso si sia visto, dato che non sono un fermo. Di questo devo ringraziare la mia famiglia e tutti gli amici, che mi hanno trasmesso forza e aiutato ad affrontare le difficoltà, riscontrando consapevolezza in me stesso. Come ho detto prima, mi è dispiaciuto non vincere la SSP, però abbiamo lottato per il titolo fino all’ultimo, conquistando anche delle gare e ora sono in SBK”.

Lorenzo, se avessi deciso di appendere il casco al chiodo, oggi cosa faresti?
“Magari mi sarei iscritto a ingegneria aeronautica, dato che amo la fisica e le scienze. Alla fine però sono qua in SBK e all’università ho sempre il tempo per iscrivermi (sorride)”.

Ultima domanda: l’hai già studiato Toprak?
“Sì, da un po’ di tempo. Lui ha uno stile tutto suo, in grado di fare la differenza con quella moto. Penso ci sia ben poco da dire riguardo il talento che ha”.  

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