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La Dakar si prepara a un finale incandescente: ecco cosa è successo finora

Al comando della classifica c’è la Husqvarna di Howes, che al momento non ha vinto ancora una prova: da disputare ci sono ancora sei tappe e 3200km con otto piloti racchiusi in soli sette minuti

Dakar: La Dakar si prepara a un finale incandescente: ecco cosa è successo finora

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La Dakar osserva quest’oggi il tradizionale giorno di riposo: l’occasione per ricaricare le batterie e al tempo stesso affilare le armi in vista del gran finale, che vedrà i piloti impegnati a partire da domani su sei prove per un totale di 3207 chilometri da percorrere verso l’arrivo di Dammam.

In questa prima settimana da poco conclusa non sono mancati i colpi di scena tra incognite meteo e ritiri eccellenti. Per certi versi sembrerà strano, ma la settima tappa è stata cancellata a causa dell’acquazzone che si è abbattuto lungo il percorso, specialmente al bivacco di Al Duwadimi.

In tutto ciò, come anticipato, non sono mancati i ritiri pesanti: il primo è stato quello del campione in carica Sam Sunderland, uscito di scena nel corso della prima tappa. Al ko del portacolori GasGas è poi seguito quello di Ricky Brabec con la Honda.

Nonostante queste due uscite di scena eccellenti la gara si preannuncia incandescente come non mai, perché ad oggi abbiamo sette vincitori diversi di prova e un leader di generale che al  momento non ha vinto nemmeno una speciale. È il caso di Skyler Howes, attualmente al comando del Raid in sella alla Husqvarna senza ancora essersi affermato in una sola prova.

Tra lui e l’ottavo classificato, ovvero Joan Barreda, ci sono soli 7 minuti e 20 secondi di distacco a conferma di quanto sia equilibrata la sfida. Sorprende quindi  la Husqvarna dell’americano braccata a soli 13 secondi dalle KTM di Kevin Benavides e Mason Klein, poi a 1’58” spicca la KTM di Toby Price incalzata a sua volta dalle Honda HRC di Quintanilla e Van Beveren, mentre 7° Daniel Sanders.

Per quanto riguarda i nostri italiani, il migliore è Paolo Lucci in 18^ posizione, 51° Lorenzo Fanottoli, 63° Cesare Zacchetti, 66° Lorenzo Maestrami, 73° Ottavio Missoni seguito da Franco Picco, 80° Eufrasio Anghileri, 90° Iader Giraldi.

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