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Milano prosegue la lotta contro le auto private, raddoppia l'Area C?

La città meneghina ha da tempo dichiarato guerra all'uso delle auto private, dopo le polemica sull'Area B, ecco un'altra (brutta) novità per gli automobilisti milanesi, con il possibile raddoppio del ticket di accesso

Auto - News: Milano prosegue la lotta contro le auto private, raddoppia l'Area C?

La ZTL più famosa d'Italia ha debuttaato nel 2012, sotto la giunta di sinistra dell'allora sindaco Pisapia, ma sostituiva la zona Ecopass nata sotto la giunta Moratti. Di fatto la guerra alle auto (solo in parte giustificata per l'inquinamento) è iniziata quindi ancora prima ed è trasversale rispetto ai partiti che hanno governato la città meneghina. Il problema esiste ed è innegabile, come in qualsiasi grande città, ma l'esempio milanese è quello forse più estremo di tutta Italia, con regole che si sono inasprite molto, guardacaso con gli ultimi due sindaci, più attenti al "green": Pisapia e Sala. Il "calvario" degli automobilisti, ed in parte anche dei motociclisti milanesi, è iniziato con una drastica riduzione dei parcheggi, fino alle "mitiche" piste ciclabili disegnate sull'asfalto durante i primi mesi della pandemia Covid. Nel mezzo sistemi automatici per rilevare le infrazioni (Milano è la città italiana che costa di più in termini di multe pro capite) e le varie ZTL, l'Area C, onerosa e delimitata dalla più centrale cerchia dei navigli e quella più estesa (di fatto è tutta la città) e vincolante Area B. Quest'ultima è stata oggetto di molte polemiche negli ultimi mesi, perchè vieta l'uso di auto anche di recente produzione (diesel Euro 5), tutti i giorni della settimana lavorativa, colpendo una folta platea di automobilisti, in un periodo in cui comprare un'auto nuova sta diventando sempre più un lusso per pochi.

Le ultime novità riguardano una nuova stretta sull'accesso alla zona centrale della città, che potrebbe portare un consistente aumento della tariffa di accesso, dagli attuali 5 euro al giorno a 7,50 o addirittura 10, raddoppiando l'importo. In parallelo si vocifera che i residenti potrebbero godere di un  solo pass per i parcheggi a loro dedicati. La volontà è infatti quella di limitare tutti i benefici, pass di accesso e per il parcheggio, ad un solo veicolo, facendo diventare una seconda auto un lusso, incrementandone i costi. La logica dietro a questa decisione è legata alla volontà di accelerare il processo che vede i milanesi muoversi sempre meno in auto e sempre più con i mezzi pubblici (il biglietto ATM però, dopo il debutto di nuove tratte di metropolitana, dal 9 gennaio vedrà un incremento di prezzo. da 2 a 2,20 euro) oppure con mezzi "alternativi" come monopattini e biciclette. Inutile dire che quest'ultimo tassello è parte di un piano ormai conosciuto dai milanesi con il nomignolo "Robin Hood", che consente alla giunta di sinistra di mascherare come un piano che nasce per tassare i cittadini più abbienti questo l'aumento delle tariffe, che riempiono le casse del Comune e che finiscono in gran parte per essere pagate da chi ricco non è. Senza entrare in questioni ideologiche, è evidente che il quadro che si sta dipingendo nelle ultimi decadi sta radicalmente cambiando il volto della città. Da un lato Milano è diventata una città per turisti, viva e "ricca", dall'altro i prezzi delle abitazioni, il costo della vita e queste continue angherie che limitano la possibilità di muoversi liberamente come si desidera, la rendono poco accogliente proprio per chi ci vive da sempre, spingendoli ad allontanarsi dalla città.

La notizia degli ultimi giorni è che nell'immediato l’Area C non aumenta (strano, con le elezioni regionali a febbraio). Il sindaco Giuseppe Sala ha smentito i rumors sul rincaro del ticket, ma siamo piuttosto sicuri che se ne riparlerà a breve.

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