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MotoGP, Bagnaia: "Nel 2023 dovranno battere me, non la Ducati"

"Ci sono tante Ducati in pista, ma io sono il più veloce da due anni. Con Bastianini sarà una rivalità bella e sana, sappiamo entrambi che la guerra nel box non conviene a nessuno"

MotoGP: Bagnaia:

Il sogno si è concretizzato e Pecco Bagnaia è riuscito a Valencia a riportare il titolo iridato MotoGP a Borgo Panigale, raccogliendo l'eredità di Casey Stoner. Ma di eredità ne ha raccolta anche un'altra, ovvero quella di Giacomo Agostini, riuscendo nell'impresa di vincere da italiano in sella ad una moto italiana, interrompendo un digiuno che durava da 50 anni. 

Intervistato dal nostro Matteo Aglio per La Stampa, Bagnaia ha parlato a tutto tondo della stagione appena trascorsa, delle aspettative per il 2023 e del suo rapporto con la velocità e Valentino Rossi, suo mentore da quando è approdato nell'Academy. Questo un'estratto dell'intervista, che parte dalla definizione della velocità per Pecco. 

"È la mia vita e la mia passione. Vivo e lavoro per lei ed è ciò che mi fa stare bene. Un pilota deve combattere contro la velocità, deve prima trovare e poi spostare il suo limite, è questa la cosa più difficile. Tutto ruota intorno alla velocità e al tempo: sono le due leggi fondamentali del motociclismo". 

Vincere regala sempre sensazioni incredibili, queste le emozioni di Bagnaia. 
"Diventare campione del mondo in MotoGp è stata la soddisfazione più grande della mia vita, ma anche un impegno enorme. Da Valencia in avanti non ho avuto tregua, è bello e giusto che sia così, non posso lamentarmi ma ora ho bisogno di vacanze. Avere il riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Mattarella è stato magico. Mi ha emozionato e commosso fare un discorso al Quirinale". 

Per il 2023 Pecco ha le idee chiare. Questa la risposta riguardo chi sia da battere nel 2023, se Bagnaia o la Ducati.
"Bagnaia l’uomo da battere. Ci sono tante Ducati in pista, ma è da due anni che sono davanti a tutte. Quando sei l’uomo da battere la pressione può giocarti dei brutti tiri. Non voglio avere fretta, ma godermi quello che ho fatto perché non ci sono riuscito ancora del tutto. Sicuramente la strategia nel prossimo anno sarà quella di vincere, sperando di avere un inizio più facile e una stagione più lineare". 

La rivalità con Bastianini sarà uno dei temi del futuro. 
"È una rivalità sana e quindi bella. Ci conosciamo da tempo e sappiamo che farci la guerra nel box non porterebbe a niente. In gara ognuno penserà a se stesso e in questa stagione le battaglie più belle sono state con Enea. Però ci sono anche altri italiani forti: Bezzecchi, Marini, Morbidelli potranno vincere. Mi ricorda il periodo di Rossi, Biaggi, Capirossi, Melandri, noi 5 siamo cresciuti insieme e sarebbe bello lottare uno contro l’altro". 

Infine qualche battuta su Rossi e Marquez. 
"Rossi e Marquez sono i due piloti che hanno fatto la differenza nel nostro sport. Insieme con Stoner, hanno dettato un nuovo modo di affrontare i gran premi. Valentino è stato metamorfico, capace di adattarsi nelle diverse ere della MotoGp, e il leader indiscusso. Marc ha spostato il limite, Stoner ha inventato un nuovo stile di guida. Sono orgoglioso di potere dire di essere amico di Valentino, mi sento fortunato e privilegiato. Cerco di sfruttare la sua esperienza per crescere, mi ha sempre affascinato il suo modo di correre. Riusciva a vincere anche quando era più lento, dando fastidio agli avversari. Marc, invece, è un animale da gara, non gli importa di rischiare di cadere a ogni curva per vincere". 

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