Con la prima di Sea Camp, della lunghezza di 602km, di cui 369 su tratto cronometrato, è entrata ufficialmente nel vivo la 45^ edizione della Dakar. Un domenica all’insegna dei colpi di scena, specialmente in casa GasGas dove il bilancio è un misto di gioie e dolori.
Già, perché la squadra campione in carica ha dovuto fare i conti con la caduta di Sam Sunderland. Un duro colpo da incassare per il vincitore dello scorso anno, il quale è finito a terra al chilometro 52, rimediando forti dolori alla schiena. Immeditato l’intervento da parte dei mezzi di soccorso, che lo hanno trasportato al vicino ospedale di Yanbu.
Con l’uscita di scena di Sunderland, in casa GasGas ci si consola con la super prestazione di Daniel Sanders. Grazie a una prestazione tutta in rimonta, l’australiano ha siglato il riferimento odierno con il crono di 4 ore 12 minuti e 55 secondi, rifilando un minuto al primo degli inseguitori, ovvero Joan Barreda.
Lo spagnolo di Casa HRC si consola quindi con il secondo posto seguito dai compagni di squadra, Ricky Brabec e Pablo Quintanilla, mentre in quinta posizione compare la prima delle KTM, ovvero quella di Kevin Benavides, braccato a sua volta da Toby Price.
Soltanto nono invece Mason Klein. Mastica infatti amaro l’americano, che fino al km 280 comandava la tappa per poi cedere il passo nel finale alla concorrenza. Per quanto riguarda invece gli italiani, il migliore di questo 1 gennaio è Paolo Lucci, 23° in sella alla sua KTM, mentre 33° Tommaso Montanari e 40° Alex Salvini con Fantic. 106° l'intramontabile Franco Picco.