Tu sei qui

MotoGP, Rivola ammette: “Mi piacerebbe avere un pilota italiano, sognavo Bastianini

“Abbiamo grandi aspettative, ma sappiamo di non avere la moto più veloce e di dover crescere. È un momento in cui spingere sul marketing e mi fa incavolare il fatto che ci manchi un grosso sponsor, perché ce lo meritiamo”

MotoGP: Rivola ammette: “Mi piacerebbe avere un pilota italiano, sognavo Bastianini

Share


Massimo Rivola non ha mai fatto mistero che il segreto dietro alle performance dell’Aprilia sia stata la crescita a livello aziendale compiuta dalla squadra di Noale. Un passo avanti che ha portato la Casa veneta a lottare, in pianta quasi stabile, ai vertici della MotoGP, aumentando di molto il suo budget rispetto ai tempi dell’ingresso in squadra di Rivola, nel 2019.

“Quello che ci manca è un grosso sponsor ed è una cosa che mi fa un po’ incavolare. Chiedo alla nostra azienda, la Piaggio, di coprire diversi costi e sono felice che continuino a supportarci. È una grande motivazione, ma devo trovare un grosso sponsor, penso che ce lo meritiamo - ha commentato l’Amministratore Delegato in un’intervista concessa a Manuel Pecino - Adesso una sponsorizzazione è molto diversa da com’era in passato, quando si trattava solo di appiccicare un adesivo sulla carena. Ora si tratta di creare un business con il Gruppo Piaggio, come abbiamo fatto ad esempio con Castrol, che è diventato un partner tecnico. Bisogna trovare uno sponsor così. Sfortunatamente, Monster e Red Bull sono già impegnati, ma ce ne sono altri che stiamo avvicinando”.

Il marketing, del resto, è proprio uno dei motori d’azione degli sport motoristici, nonché l’aspetto su cui la MotoGP dovrebbe premere l’acceleratore, a detta del dirigente: Penso che Netflix abbia dato un boost alla F1 che lo show che abbiamo fatto con Amazon non ci ha portato e credo Dorna debba chiedersi il perché. Io li ho visti entrambi e mi sono fatto un’idea - ha detto Rivola - Vedo che l’approccio della Dorna è di creare un ambiente più improntato al marketing. La gente vuole vedere i piloti e avvicinarsi a loro. Va fatto un lavoro sia per chi è in loco che per chi guarda le gare da casa, perché se le persone in TV vedono le tribune gremite, poi vogliono esserci anche loro. Penso che questo sia un momento in cui dobbiamo spingere di più sulla promozione”.

Un primo intervento in questo senso è dato dall’introduzione delle Gare Sprint nel 2023, che consentirà ai piloti di avere più spazio per le attività promozionali alla domenica mattina, grazie alla cancellazione dei Warm-Up di Moto3 e Moto2. 

Io ero a favore di rimuovere completamente il Warm-Up, perché per me è uno spreco di tempo. Statisticamente parlando, è la sessione in cui si cade di più. Dovrebbe essere il momento in cui aggiustare il set-up, ma ci sono 20° C in meno sull’asfalto, quindi setti la moto su una pista completamente diversa da quella su cui si correrà. Sono d’accordo che, se c’è un problema puoi fare due giri per controllare che funzioni tutto, ma non dovrebbe essere una sessione legata alla performance - ha chiosato l’AD Aprilia, convinto che questo nuovo programma possa avvantaggiare un pilota come Espargaró - Penso che Aleix sarà di nuovo competitivo e partirà subito forte. Personalmente, penso che il nuovo format sia buono per lui perché hai meno tempo per prepararti e Aleix è uno che sale in moto e in un paio di giri è già quasi al limite. Non penso sia stato un caso il fatto che abbia vinto in Argentina, in un weekend di soli due giorni”. 

Se Aleix sarà chiamato a riconfermarsi, Vinales dovrà invece dimostrare una volta per tutte di aver trovato la quadra con la RS-GP: “Per quanto riguarda Maverick, ho delle aspettative molto alte. Abbiamo visto dei progressi da parte sua, ma l’abbiamo anche visto faticare a fine stagione - ha ammesso Rivola - Avere così tante gare per un pilota non è semplice, sia dal punto di vista fisico che mentale. Per questo sono curioso di vedere cosa faremo con 42 gare. È un grosso sforzo dal punto mentale e non credo sia comparabile con quello che avviene in SBK, perché le moto sono più dure da guidare. Con due gare, avremmo dovuto avere meno appuntamenti in calendario. Averne magari uno solo in Italia o in Spagna, perché per ampliare il business dobbiamo girare il mondo. Sono molto contento che andremo in India e Indonesia, perché è lì che il mercato può crescere”.

Dopo l’impresa compiuta quest’anno, tante sono le aspettative sulla Casa di Noale, che nel 2023, pur perdendo le concessioni, potrà contare sull’aiuto del suo nuovo team satellite e di due piloti promettenti, come Miguel Oliveira e Raul Fernandez.

Mi aspetto molto da loro. Personalmente, ritengo Miguel uno dei piloti che può lottare per il titolo, insieme ad Aleix e Maverick. In un mondo ideale, dopo il team RNF, dovrebbe continuare con noi nella squadra factory. Vedremo cosa farà Aleix dopo i prossimi due anni, ma potrebbe essere un buon rimpiazzo - ha chiosato Massimo - Per quanto riguarda Raul è tanto che vorrei prenderlo, perché lo ritengo un grandissimo talento e non credo che in KTM abbia mostrato tutte le sue capacità. Considerando il suo stile, penso che la nostra moto possa essere più adatta a lui, anche se, se sei un pilota talentuoso, dovresti saperti adattare e lui non l’ha fatto, ma sono comunque convinto che possa farcela. Avrà bisogno di un po’ di tempo e di poca pressione, perché sarà un po’ confuso sulle sue capacità, dopo la splendida stagione in Moto2 e i risultati del suo primo anno in MotoGP. Abbiamo grandi aspettative, ma sappiamo di non avere la moto più veloce in griglia e che dobbiamo crescere molto”.

Gli ingredienti per far bene ci sono tutti, anche se Rivola ammette di avere ancora un piccolo desidero da soddisfare: Mi piacerebbe molto avere un pilota italiano. Non è un segreto che abbia parlato con Enea due anni fa, ma lui sognava ciò che ha ottenuto adesso - ha concluso il dirigente - Credo ci siano comunque alcuni italiani che forse in futuro possono unirsi a noi o al team RNF. Vedremo l’anno prossimo”. 

Articoli che potrebbero interessarti