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SBK, Bernardi: “Mi sono messo in discussione, ma convinto di aver dato il massimo”

L’INTERVISTA - “Nelle ultime gare sentivo di avere sempre più fiducia, non sono d’accordo con la decisione di Barni. Senza un contratto di due anni non avrei mai firmato. Al CIV con Aprilia per ritrovare fiducia e tornare presto nel Mondiale SBK"

SBK: Bernardi: “Mi sono messo in discussione, ma convinto di aver dato il massimo”

Reduce dal periodo più complicato della propria giovane carriera, Luca Bernardi si appresta ad intraprendere un nuovo capitolo. Ritrovatosi con le spalle al muro in seguito all’amara (e breve) parentesi nel Mondiale Superbike, nel 2023 ripartirà dal CIV Superbike da portacolori del team Nuova M2 Racing. Una scelta in parte forzata per colui che fino ad un paio di anni or sono aveva catturato gli occhi di chiunque al debutto sul palcoscenico internazionale, per rilanciare le proprie quotazioni. A pochi giorni dalla fine di questo travagliato 2022, il ventunenne motociclista sammarinese è entrato già nel mood Aprilia.

“Lo scorso fine settimana ho partecipato ad una cena-evento di Aprilia, sono davvero felice di essere entrato in una grande famiglia - ha raccontato Luca Bernardi a GPOne - adesso sto continuando ad allenarmi e non vedo l’ora di provare la RSV4 ad anno nuovo nei primi test, moto dal grande potenziale e con cui posso andare veramente forte”.

Riavvolgiamo il nastro. Sembra passata un’era geologica da quando venivi considerato un astro nascente del motociclismo nostrano, mentre adesso sei costretto a ripartire dal CIV.
"Nel Mondiale Supersport stavo andando veramente forte, con un cospicuo numero di podi all’attivo. Non male considerato che allora provenivo dal CIV, dove in genere si disputano poche gare in tutto l’anno. Purtroppo, il successivo infortunio rimediato a Magny Cours mi ha costretto a restare fermo per diversi mesi, fino al passaggio nel Mondiale Superbike con il Barni Racing Team. Firmare un contratto biennale non capita spesso, soprattutto in Superbike. Invece non ho avuto neanche la possibilità di concludere la stagione…”.

Che cosa non ha funzionato?
“Credo che i risultati siano stati abbastanza buoni. Mi stavo riprendendo bene dall’intervento chirurgico dello scorso agosto, nelle ultime gare sentivo di avere sempre più fiducia in me stesso e nella moto e infatti mi stavo avvicinando gradualmente alla top-10, in genere agli esordienti va dato un po’ di tempo al fine di adattarsi alla nuova categoria. Ragion per cui non sono affatto d’accordo con la decisione di Barni. Per fortuna mi sono consolato con la vittoria della Hyundai i20 N per le numerose rimonte fatte (scherza, ndr)”.

Bernardi non ha alcun rimorso.
“Con lo stesso pacchetto tecnico avrei potuto fare parecchio meglio al mio secondo anno in Superbike, con maggiore esperienza sulle spalle. Come detto, nelle ultime uscite avevo imparato a dare indicazioni più chiare alla squadra, aspetto che potrà aiutarmi in futuro. Mi sono messo in discussione in ogni occasione, ma sono convinto altresì di aver dato il massimo. Anche se, dopo una stagione del genere, il rischio era che poi non ti venisse a cercare più nessuno”.

Per questo motivo non sei riuscito a trovare spazio nel mondiale?
“In realtà ho ricevuto qualche proposta per il Mondiale Supersport, però non c’erano le condizioni. In ogni caso preferivo continuare su una Superbike e mi sarebbe dispiaciuto tornare sulle moto di media cilindrata. La scelta finale è ricaduta proprio sul team Nuova M2 Racing, il quale mi ha fatto l’offerta più convincente. Sono contento di aver accettato”.

Col senno di poi, non ti penti di essere approdato così presto al Mondiale Superbike con il rischio di bruciarti?
Se Barni mi avesse proposto un contratto di un singolo anno, non avrei mai firmato e sarei rimasto almeno un’altra stagione nel Mondiale Supersport. Con due anni di accordo, invece, pensavo e speravo di avere tutto il tempo per accumulare esperienza e crescere. Tutti sappiamo tuttavia com’è andata realmente”.

Che cosa ti aspetti il prossimo anno nel CIV Superbike?
“Innanzitutto, ho bisogno di ritrovare fiducia. Sebbene possa contare sui riferimenti acquisiti quest’anno su un mille, dovrò essere bravo a adattarmi quanto prima alla moto, alle gomme Dunlop, alla gestione e al relativo utilizzo della centralina elettronica MoTec. Tutti aspetti differenti rispetto a ciò che ho incontrato nel mondiale. Mi piacerebbe fare una stagione di alto livello, lottando possibilmente per le posizioni di vertice”.

Se non altro avrai in dote una RSV4 vincente.
“Delbianco è un pilota fortissimo e ha confermato che l’Aprilia è super competitiva, sia come moto che come team. Ho fatto questa scelta anche in virtù delle sue prestazioni e sarà un avversario tosto sulla Yamaha, oltre a tutti gli altri ovviamente. Cercherò di non far sentire la sua mancanza, pertanto sono fiducioso per il futuro”.

La porta per il Mondiale Superbike resta aperta.
Appena ci sarà la possibilità, mi auguro di poterci ritornare”.

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