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MotoGP, VIDEO - La festa per Bagnaia a Chivasso: "vedere tanti tifosi è magico"

La sua città natale è scesa in piazza per celebrare il suo campione del mondo: "non voglio che il successo mi faccia cambiare, mi piace andare a fare la spesa e fermarmi per un selfie o un autografo"

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Nessuno è profeta in patria, ma a volte può ritornarci da vincitore. È quello che ha fatto Pecco Bagnaia, che oggi è stato festeggiato dalla sua Chivasso. Il gigantesco numero 1 che troneggia sul palco dice tutto, davanti ci sono il campione del mondo della MotoGP e la sua Ducati. Migliaia di persone hanno affollato la piazza, sventolando le bandiere rosse e inneggiando al loro concittadino.

A presentare l’evento (organizzato da Fan Club capitanato da Luca Cena e formato dagli amici di sempre) è stato Antonio Boselli, inviato di Sky, a dargli man forte Guido Meda e Mauro Sanchini prima, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi poi (qui sopra potete vedere un lungo estratto della giornata).

Pecco aveva lasciato la sua città ancora minorenne, per trasferirsi vicino a Tavullia e allenarsi con Valentino Rossi e la sua Academy: “avevo solo 17 anni, prima sono stato a casa di Nicolò Bulega, poi in hotel, da solo e senza patente. Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere e a formarsi caeatterrialmente” ricorda.

La Nuvola Rossa è tutta per lui ora e Bagnaia quasi fatica a crederci: “il Fan Club è nato nel 2017 ed è cresciuto negli anni. Quello della svolta è stato il 2021, per la prima volta, a Misano, ho visto tante bandiere rosse con sopra il mio numero”.

La gente ha iniziato a conoscerlo e Pecco a sentire il supporto: “sapere che tanta gente mi segue è speciale - continua - Qui a Chivasso, c’erano più di 5.000 persone a vedere la gara di Valencia sul maxischermo. È stato qualcosa di magico che mi rende felice e orgoglioso”.

Le settimane dopo quella gara sono state un turbinio di emozioni e di eventi. Bagnaia è stato ovunque e non ha ancora avuto un momento per riposarsi, ma è un prezzo che paga molto volentieri. Il successo non è sempre facile da gestire.

“Sono una persona abbastanza chiusa, ma ultimamente mi sto aprendo - racconta - Non voglio però cambiare il mio mondo di essere: vado ancora a fare la spesa e quando qualcuno mi ferma per una foto la faccio con piacere, sono momenti della quotidianità che non voglio perdere”.

Sul palco racconta delle prime scorribande in bicicletta con gli amici, degli anni difficili e di quelli belli. Quando passano le immagini di Valencia sugli schermi rischia di commuoversi, poi corre dal pubblico per foto e autografi. Nell’aria le note di We are the Champions, tutta la piazza canta, il Natale si avvicina e il rosso degli addobbi è colore Ducati.

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