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MotoGP, Tardozzi: “Pecco e Enea? Tutti desiderano avere due prime punte”

“Pensiamo di poter tenere la situazione sotto controllo, perché abbiamo due ragazzi intelligenti, oltre che forti” spiega il Team Manager Ducati, riflettendo sul potenziale della squadra per il prossimo campionato

MotoGP: Tardozzi: “Pecco e Enea? Tutti desiderano avere due prime punte”

Servono tanti piccoli ingranaggi per far funzionare un orologio. Tante piccole parti che, con il loro fondamentale apporto, permettono il perfetto funzionamento del meccanismo. E così, oltre ai piloti, ci sono tanti uomini che hanno reso possibile il doppio titolo conquistato dalla Ducati in questo 2022, celebrato con una grande festa giovedì 15 dicembre a Bologna. Tra loro non si può non menzionare il team manager Davide Tardozzi, che ha sofferto insieme alla sua squadra per tutta la stagione.

“Assolutamente. Io vivo le gare in maniera molto passionale. Sono molto legato al team e ai ragazzi e la vivo davvero in prima persona - chiosa l’ex pilota nato a Ravenna, che per tutto il campionato ha portato un cardiofrequenzimetro, che ha svelato in mondovisione l’entità della sua tensione - Direi che ho adattato il mio cuore ai giri Ducati, visto che si dice che la Ducati gira alto, tengo i battiti belli alti anch’io (ride)”. 

Del resto, al di là del risultato finale, il 2022 non è stato un anno semplice per il team ufficiale di Borgo Panigale, che si è ritrovato a inseguire sin da inizio campionato, arrivando a metà stagione con 91 punti da recuperare all’allora leader della classifica, Fabio Quartararo. In una situazione simile, come ha fatto Tardozzi a infondere a Bagnaia la giusta carica per compiere questa storica rimonta?

“È stato difficile capire bene Pecco all’inizio, ma alla fine ci siamo intesi molto bene e vorrei dire che il 90% del lavoro l’ha fatto lui - spiega il 63enne - Io credo che Pecco sia stato il primo a credere nella possibilità di vincere il Mondiale, dopo la caduta del Sachsenring. Quindi il merito va sicuramente a lui. E non lo dico per sviolinarlo, ma perché è vero. Pecco è stato grande nel credere nelle sue capacità e grande nel credere di avere la moto per vincere. Quindi, grazie a lui e ai ragazzi, che l’hanno seguito”.

Un equilibrio che potrebbe cambiare nel 2023, quando Enea bastianini farà il suo ingresso nel team Lenovo Ducati, per prendere il posto di Jack Miller. Il riminese, infatti, ha dimostrato di non avere alcun timore reverenziale nei confronti del nuovo Campione del Mondo, guadagnandosi in pista i galloni da ufficiale. Come vede Davide la squadra composta da questi due ragazzi, così diversi tra loro?

“Forte. Molto forte - ammette Tardozzi - Credo che sia desiderio di tutti avere due prime punte. Chiaro che il Campione del Mondo è il favorito, ma Enea ha dimostrato di essere comunque all’altezza. Credo che ci sarà collaborazione. I ragazzi si sono capiti, spiegati e si conoscono sin da quando erano bambini, sin dalle minimoto. Quindi credo che conoscano pregi e difetti uno dell’altro. Siamo ragionevolmente tranquilli di poter tenere la situazione sotto controllo, perché abbiamo due ragazzi intelligenti, non solo due ragazzi forti”.

Ma a cambiare le carte in tavola nel 2023 potrebbe non essere soltanto la nuova formazione in Rosso. Da un Marquez ritrovato a un Quartararo con il nuovo motore più potente sulla sua Yamaha, tanti sono gli avversari che potrebbero lottare per il titolo nel prossimo campionato.

“Credo che la MotoGP l’anno prossimo sarà difficilissima. Gli avversari saranno molto, molto, competitivi, ma credo che anche loro abbiano un forte rispetto della Ducati e dei nostri piloti, quindi, sono tranquillo e sereno, sapendo che noi abbiamo due piloti forti e una moto competitiva - commenta il manager - Non so cosa faranno gli altri durante l’inverno. Sicuramente tutte le squadre hanno piloti fortissimi, che possono ambire al Mondiale, ma sono molto sereno sulle potenzialità della moto e dei nostri piloti, poi vedremo”.

Cosa augura quindi Tardozzi alla Ducati nella prossima stagione? “Assolutamente di ripetersi. A maggior ragione primo e secondo in MotoGP e primo e secondo nel Mondiale SBK, sarebbe l’apoteosi - afferma Davide - Scherzi a parte, credo che ripetersi sia la cosa più difficile, quindi per noi, sia in Superbike che in MotoGP, l’importante è provare a vincere di nuovo il campionato”.

E a proposito di Marc, come si sente vedendo il fratello minore in sella alla Ducati del team Gresini? “Ci ha pensato Alex a scrivergli e ha detto che non c’è stata risposta: c’è stato mutismo, dopo che gli ha detto quanto si è trovato bene sulla Ducati - conclude Tardozzi - Io ci scherzo ma Marc è un grande pilota, un grande professionista, uno che dedica ogni minuto della sua vita alla vittoria, quindi ha tutto il mio e il nostro rispetto”.


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