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SBK, Delbianco: "Voglio che tutti si dimentichino del dolce ragazzo che sono"

"Non sono più il bravo ragazzo della porta accanto. Sto imparando dai migliori. La notte non ho dormito prima di prendere questa decisione. Lascio un progetto vincente per inseguire il mio sogno, approdare nel Mondiale Superbike"

SBK: Delbianco:

Alessandro Delbianco scalpita per la nuova avventura che lo attende nel CIV Superbike. Il vicecampione 2021-22 è fresco di firma sul contratto con il Keope Motor Team, squadra di riferimento di Yamaha Italia nella massima serie nazionale. Una sfida da "dentro o fuori", potenzialmente decisiva per il proprio futuro agonistico. Non un problema per il 25enne motociclista riminese che, come se non bastasse, ha lasciato la sua amata Romagna per impostare una preparazione ad hoc in vista 2023, con la determinazione nel cassetto di coronare il sogno di una vita: diventare un professionista a tutto tondo e approdare quanto prima al Mondiale Superbike.

“Quest’ultimo mese è stato veramente probante. Il mio obiettivo è sempre stato quello di approdare a tempo pieno nel Mondiale Superbike, però fino ad oggi tutti sanno com’è andata realmente - ha detto DB52 - nonostante avessi l’opportunità di proseguire con Aprilia e il team Nuova M2 Racing, ho deciso di sposare il progetto Yamaha per inseguire la mia ambizione e fare il pilota professionista a lungo. Una scelta di cuore, fatta in proiezione futura. Il Keope Motor Team vanta grande esperienza e quest’anno hanno dimostrato ottimi margini di crescita. Sono molto fiducioso perché ho visto l'alto livello della R1”.

Delbianco si mette per la prima volta in discussione.
“Lascio un progetto vincente, con Aprilia ho portato a casa le mie prime vittorie nel CIV Superbike e mi sono giocato il titolo fino all’ultimo. Non è stata una decisione semplice da prendere, la notte non ci ho dormito. Probabilmente l’io di qualche anno fa sarebbe stato più conservativo. Yamaha, tuttavia, ti permette di correre un po’ ovunque. Mentre la RSV4 1100 non è omologata per il Mondiale Superbike. Quest’anno, dunque, pur sentendomi finalmente un vero pilota, sapevo che nonostante il duro lavoro avrei avuto poche chance. Adesso invece mi alzo la mattina, vado in palestra e vivo ogni giornata con la consapevolezza di poter raggiungere il mio obiettivo.

Si prospetta un 2023 cruciale.
“Sono fermamente convinto dei miei mezzi e il prossimo anno con il Keope Motor Team partiamo con l’intenzione di giocarci il titolo tricolore. Ci sono andato vicino, non mi bastano i due secondi posti delle ultime due stagioni, ambisco a qualcosa di più concreto. Continuerò a rimboccarmi le maniche e poi spetterà alla pista decretare il verdetto. Wild card mondiali? Sono una possibilità che teniamo in considerazione, vedremo. Quel che è certo è che mi sto impegnando al massimo per cercare di arrivare un domani da protagonista nel Mondiale Superbike. In Aprilia avevo buone garanzie economiche, ma Yamaha è la casa giusta che può supportarmi verso questo passo”.

E se il piano non andasse a buon fine?
“In un futuro non troppo distante vorrei guardarmi indietro e pensare che più di andare nel team di riferimento di Yamaha Italia non potevo fare”.

Dov’è finita l’irrazionalità del recente passato? Domanda lecita.
Mi piacerebbe che le persone si dimenticassero del bravo ragazzo della porta accanto oppure del ragazzo carino e pieno di tatuaggi come mi hanno conosciuto fino ad oggi. Sto imparando dai grandi di questo sport e da alcuni mesi a questa parte non vivo più insieme a mia nonna. Mi sono trasferito dalla mia nuova ragazza (anch’ella motociclista, ndr). Stiamo bene insieme e così facendo riesco, ad esempio, ad allenarmi e mantenere la dieta in modo regolare. Se nei prossimi giorni mi concederò almeno un panettone? Non lo so… il mio regime alimentare attuale non mi consente di sgarrare neanche il giorno di Natale (ride, ndr)”.

Una maturazione frutto, comunque, dell’anno vissuto in Aprilia.
Mi sto avvicinando a grandi passi alla mentalità del pilota professionista. Ho iniziato dai tempi in cui correvo in DMR Racing, fino al passaggio in Nuova M2 Racing che mi ha spalancato un mondo. Non smetterò mai di ringraziare abbastanza Massimo Rivola, mi ha fatto sentire parte integrante dei programmi sportivi di Aprilia e in aggiunta ho avuto l’onore di essere loro ospite alle gare MotoGP di Austria e Misano. Un’esperienza unica in un ambiente fighissimo, anche se preferisco sempre andare in circuito con tuta e casco. Ho capito che tenevano tanto a me".

Aprilia e Nuova M2, in compenso, non si sono fatti trovare impreparati, ingaggiando il rientrante Luca Bernardi.
"Condivido a pieno la scelta di Aprilia. Conosco Luca da tanto tempo, un pilota veloce e soprattutto giovane. Sono convinto che potrà rilanciarsi alla grande dopo le delusioni di questa stagione. Immagino che questo non sia un buon momento moralmente per lui, ma, se messo nelle giuste condizioni, può dire la sua nel CIV Superbike. Il livello del campionato è altissimo e non vedo l'ora di battagliare contro di lui, Michele e tutti gli altri avversari".

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